UOMO CRUDELE

Pensieri affollano la mente e l’anima piange silenziosa alla ricerca di nuovi sentimenti, ma non basta il fuoco che incendia il corpo in un ballo impazzito di carezze e sospiri di un’unione accettata per poter dimenticare.
La danza cessa piano tra due braccia sconosciute mentre gli occhi vagano vacui alla ricerca del tuo volto.
Amara certezza esplode dentro di me e non bastano certo due ore a cancellare una vita.
Perché o crudele uomo infierisci e non capisci che non può esserci condivisione con altro essere di ciò che ci ha unito.
Ti ho ceduto una parte del mio angelo e tu assetato d’amore hai bevuto dalle sue mani, ti ha amato come un figlio anche se non madre, nell’immensità lontana ancora veglia sul tuo sonno e ti scalda sotto le sue ali.
Perché o crudele uomo neghi ciò che è stato e ne rifiuti persino il ricordo.
Gioie, tristezze, amore e odio , mulinello impazzito e poi solo vuoti d’aria.
Come puoi o crudele uomo pensare di cancellare la strada solo per volare su effimeri orizzonti e continuare a vivere rinnegando ciò che è stato.
Solca pure nuovi mari nella speranza di trovare chissà quale tesoro.
Continua pure la vita, aggrappati a nuovi volti senza occhi e nuovi corpi senza anima.
Un giorno il tuo cuore impazzito capirà l’amore che hai lasciato e si dispererà alla ricerca del niente.


ESSENZA

……….e poi solo volti rinchiusi in cornici d’argento che segnano il tempo di una vita passata insieme, testimoni di sorrisi che sfumano pian piano e con essi l’essenza di Te.
L’inverno è arrivato senza più il tuo caldo abbraccio, tendo l’orecchio ma non giungono parole, niente mani tra i capelli solo un gelo che cristallizza la mia solitudine.
Vorrei cancellare il tempo e fermare l’orologio a quando ancora eri qui con me, vorrei essere poeta e saper scrivere sublimi parole per dirti quanto mi manchi amore mio, ma l’impetuoso vento ha ormai spezzato i rami del nostro amore dividendoci e ora entrambi vaghiamo su diverse sponde alla ricerca di una nuova primavera.
La mia mente si impegna a scomporre il mosaico del nostro vissuto ma il mio cuore geme e si ribella alla tua perdita.
Tendo la mano alla ricerca della tua ma nello spazio infinito non c’è più congiunzione di astri ma solo nebbia fitta che tutto avvolge.
Dalla finestra un solitario gabbiano si contempla nelle acque del lago e pensa all’imminente partenza verso nuovi lidi, vorrei poter partire e andare lontano ma so che la tua ombra si unirebbe a me e accompagnerebbe il mio triste vagabondare.
Vorrei cadere in un sonno profondo e risvegliarmi senza memoria in un oblio privo di domande su quello che poteva essere e non è più ma mi avvolgo ancora nella tua breve presenza alla ricerca della linfa che mi fa sopravvivere cercando di non rompere il filo di cristallo che ancora ci unisce.
Se c’è ancora un barlume della fiamma del nostro amore ti prego di non spegnerlo, tienilo vivo dentro di Te in un angolo del tuo cuore e fa si che ogni tanto il tuo pensiero giunga a me.


FRAGILITÀ

Ho guardato il tuo viso e non ti ho riconosciuto, ho cercato nelle tue parole qualcosa che mi riconducesse a Te ma tutto è niente, solo un insieme di maschere nel più triste dei carnevali.
Bugie che racchiudono falsità, recitazioni scombinate per celare fragilità, povertà di sentimenti, illusioni effimere.
Ti guardo e piango dentro “dimenticarti” forse sarebbe meglio ma è impossibile cancellare il tempo che ha segnato una vita, anche un cuore in frantumi non cessa di battere, non c’è comando che possa cancellare il passato.
Un passato che c’è stato, che ha vissuto, che ha dato e ha tolto ma che di fatto è esistito.
Scatole fredde piene di fotografie a testimoniare fantasmi ormai sbiaditi.
Lo specchio che ogni giorno riflette la mia infelicità, segni di contorni vuoti come vuota è la mia vita senza te. Tu che ormai hai oltrepassato il mio orizzonte verso nuovi lidi, tu che giochi con la vita ricercando felicità sui volti e nei corpi di nuove donne, ma solo gli occhi danno risposte sincere perché riflettono l’anima e i tuoi sono spenti raccontano in silenzio velate verità.
Sono stanca, esisto ma non vivo, tutto si è spento, tutto è buio, tutto è lontano.
Cado e mi rialzo, mi rialzo e poi cado di nuovo, tutti mi credono forte ma la mia vita è un insieme di fragilità.
Suono di passi su viali senza ritorno dove i rimpianti affollano i pensieri e lacrime copiose solcano ogni giorno il mio viso cadendo silenziose e poi…. solo e sempre fragilità.