Poesie
Mi immergo in questa tirannia
di vita
cercando uno spiraglio
di luce a cui tendere.
Sentire l’aria dentro
l’aria che entra ed esce
con una routine
instancabile
senza voler uccidere
il male dentro
il mare che cerco.
Solo scrivo e solo rileggo.
La confusione
che mi attanaglia
queste parole trascritte
saranno la mia salvezza
dall’oblio.
Io con te sono me
e non lo dimentico, sulla sabbia
in un giorno d’inverno
con il sole che bagnava
i gabbiani.
Scappai da questo mondo,
da me stesso
da te che eri così bella.
Riscoprii la morbidezza di me,
le sfumature del giorno
e il cuore di un uomo
che vive senza.
In questo nebbioso sole
e fredda stagione
iniziai
a concludere il mio malessere
senza di me.
Gusto il mare
con i sapori della terra
respirando l’essenza dei due mondi
accompagnando il ventre
della terra con il
lavoro dell’uomo
tutto di colore giallo
e di un profumo intenso
l’aria ti travolge
sia nelle narici
che nelle vene
un saluto e spendo il polso
dei miei
ritmi
penso che la sostanza
che fa più parte di me
è di colore nero
con un chiaro estremo
sapore e inimitabile sensazione
sei la vita.
Nera
è la luce
che ritrovi
in ogni strada sconosciuta come
il grano
Mangia senza di me
l’amico che si dice mio.
E alla tavola
ornata
siede felice
del vino
frizzante come
un mare in cui
tempestivamente
ti immergi
ode a te
amico sconfortato
dal dolore
del carico sulla schiena
ti penso mentre ti agiti
ti augur ogni bene
ogni sollievo
ricordami con un goccio di Ozu
in cuor mio
abiti sempre
La scorza
vuota di freddo
dell’amco
è rimasta
che lo spirito
saranno anni
è sospirato
in Grecia
finito il bicchiere
ringraziai
e tutto tornò alla normalità
in questo caldo giorno
di sole e di amicizia
consapevole mi percossi
la faccia con gioia e felicità.