La grande mano

D’ incanto c’eri tu… uomo gentile…

luminosa luce…come infinite candele.

D’incanto eri li…con sagge parole…

a riempire di forza un dolorante cuore.

D’incanto eri li con Amore profondo…

a tenermi la mano nel nuovo mondo.

Tutto era scritto dalla grande mano…

che portò le nostre anime ben più lontano.

E fu come fuoco…cuore stupito.

Mente rapita…azzurri occhi brillanti

valore ben più grande dei preziosi diamanti.

Una forza maggiore di ciò che è reale

aprì a noi uno sconosciuto portale.

Egli si pose sulla tua anima pura

e tutto appariva con meno paura.

Lesto e profondo il suo viaggio tra noi

segno indelebile del nostro poi…


Parole non dette

Lievi tracce si fondono a ricordi.

Sbiadite immagini si perdono in me.

Profumi invecchiati tornano al vento,

sapori amabili di domeniche nel nido.

Abitudini perse nel tempo lontano…

Domande inconsce nella mente confusa.

Persa… smarrita… arrabbiata…

Tu che parola non hai proferito.

Tu che di pratica hai sempre agito.

Nulla dal cuore alla tua discendenza,

segreti celati…primitivi errori…

Pesanti fardelli a trattenerti.

Alla serenità mancava la chiave…

persa nel castello di cose non dette,

crollato come sabbia al sole.

Catturata oramai sei dal tuo mondo,

corpo e mente nel buio profondo.

Sprazzi di voce di parole non dette.

Surreali visioni del tempo passato.

Persa per sempre come acqua nel mare

e lievemente ti ho lasciata andare.


Piccola piuma

… e la giovinezza è scivolata come sabbia tra la dita…

Camminando in punta ad evitare i vetri…

Saltando furtiva per non svegliare il mostro…

Respirando in silenzio a sentire il battito.

Io ti ho pensato, ti ho chiamato, pregato.

Io ti ho sognato, ti ho inseguito, supplicato.

Ti ho perso in giovinezza…con lenta agonia.

Tu…che luce mi hai dato

Poi ti ho scordato…

Né parola né segno.

Né risposta a preghiera.

Tutto era fermo… immobile e pesante.

Infinito percorso… cammino insidioso.

Rassegnato il mio cuore….spenta la stella

muta la bocca…morta la mente.

Poi una mano, li… dall’alto.

Un leggiadro soffio a darmi coscienza.

Dimenticata non sono…

… finalmente il Tuo dono.

Del mostro sbriciolato il castello

tolto dal cuore il mio pesante fardello.

Ed eccoti piccola piuma…

Ti trovo ti accolgo…ti conservo preziosa…