Non ho fatto mai volare …

 

Non ho fatto mai

volare gli aquiloni,

che affascinano i bambini,

leggeri più del vento.

Leggeri  più

dei miei sospiri.

Nelle ali tenui

mi figuro corse e grida,

e poi i mille e mille

tentativi

di voli liberi

come la gioia.

Festoso luccichio

negli occhi.

L’ho perso.

Ma non mi stupirei

se, col vento favorevole,

il sole alle spalle

e l’animo leggero,

provassi a far  volare

un aquilone giallo

a fondersi tra i nembi.



HANNO MESSO…

 

Hanno messo le mele a maturare

sotto gli alberi

sulla paglia.

Mele che diverranno

profumate e rosse

a ricordare

nell’inverno scuro

la lucentezza

e il sole dell’autunno.

e torna in mente

il giardino dell’infanzia

quando,

per gioco o per diletto,

le mele si lanciavano

l’un l’altro

e si afferravano a volo

per poi morderle

e sentirsi colare

il succo tiepido

sulle ridenti guance.



IL GIARDINO DEL MIRTO

 

Nel giardino dove è di casa il Mirto

fioriscono i limoni

e gerani traboccano dai vasi.

Breve il sentiero che porta alla fontana,

fresco ristoro nell’afa di agosto.

Il muro di pietra non divide dal mondo,

non chiude la città che sta fuori.

Il muro di pietra, vetusto di anni,

è percorso che ti porta a guardare lontano.

Nel giardino di Mirto, se guardi lontano,

vedi tetti di case, profili di monti,

paesi allocati su colline

vicini nel cuore,

vedi la sottile striscia di mare

e sai che, oltre, c’è l’intero universo

che puoi immaginare.

L’aroma dei fiori e delle piante da frutto,

il frastuono ovattato che diventa silenzio,

il ronzio degli insetti che puoi finalmente sentire,

sono balsamo, muta preghiera per l’anima

che, finalmente, riposa.