Toscano, d’età variabile fra l’infanzia e la vecchiaia, sostanzialmente autodidatta (ha frequentato, a suo tempo, la Facoltà di Magistero, senza tuttavia completarne i corsi), con esperienze lavorative decisamente eterogenee, non ha mai smesso il vizio della scrittura. Questa abitudine, discontinua nei ritmi, ma in qualche modo sempre presente e necessaria, gli nasce, forse, da pulsioni legate alle chimiche più intime ed elementari del vivere, ed è patita e goduta come il dono senza nome,  agrodolce e probabilmente un po’ tossico, di un giardino dimenticato e selvaggio.

Scrive versi che non sempre conserva e che solo oggi inizia a condividere, tramite la pubblicazione,  sia su cartaceo che in digitale,  presso la Casa Editrice Navigare.

In prosa ha pubblicato “A quell’ora la tele non c’era” (SensoInverso Ed. – 2010)