Essere nel momento.

Ora sono!
Sono me stessa;
sono emozioni;
sono tempo,
sono gesta.
Ogni secondo mi appartiene;
ogni azione è impressa,
tradotta in memoria, catalogata.
Ed è mia, ed è di tutti!
Sentirsi pregni dell’essenza di ogni singolo momento,
toccandolo con mano,
percepirne addirittura l’odore.
Ascoltando Chopin io sono;
immergendo il pennello nel pigmento, io vedo;
creando un acquerello io vivo nel tempo,
nel mio piccolo spazio personale
tra un minuto e quello successivo.
Una serie di eventi puntiformi dimostrano il mio esistere,
certificandone il senso.
E trovo un ordine armonico dove la mia anima si accorda,
ed intona meravigliose odi.

Percezione.

E come in un film
dove tenere immagini
scorrono, nella pellicola impresse,
ignare di curiosi spettatori.
Odori, che maestosi
come statue commemorative,
radicano nella mia testa.
Ti ricordo con piacere;
nel mare dei tuoi occhi
m’è dolce affogare.
O cupa prigionia,
consumami di passione.

Sconosciuta.

Con quanto trasporto
lo sguardo rivela
quale vita fu la tua.
E vuoi volare altrove,
fragili ali di farfalla
spieghi orgogliosa.
In punta dei piedi
rivolgi il viso al cielo
e ti pare d’esser più leggera
d’una piuma al vento abbandonata.
Esile ragazza tra la folla
guardandoti curiosa io mi chiedo
a chi è rivolto il tuo sospiro
sì profondo e grave.