Andrea Copetti - Poesie

Perdono

 

Non sono un Dio

Una divinità

La parola perdono

Nel mio vocabolario di parole e sentimenti

Non è univoca

La parola perdono nel mio vocabolario

E’ esposta , rivolta

All’innocenza bambina

Ai perché scudieri

Chi infanga , offende

Persone che il mio cuore abbraccia , difende

La parola perdono evapora

Bruciata dalle fiamme dell’indignazione

Accompagnando agli inferi la mia anima

Ma con l’orgoglio ignifugo

Di aver usato la parola perdono

All’innocenza bambina

Ai perché scudieri

Non essendo un Dio

Non essendo una divinità

La mia parola perdono

Non è univoca

Non è per tutti

Sono pronto a bruciare all’inferno


Lacrime di angeli

 

Rombi sferzano l’aria

Saltano macerie

Saltano corpi

Paesaggi acrilici si tingono di rosso , di grigio , di bianco

Mischiando cemento , catrame , terra , sassi , carne , ossa

Un’essenza acre si diffonde

Bruciando narici

Urla strazianti contornano un quadro di statue inermi dai colori spenti

Spettrali

Come addormentate in un sogno pestilente d’odio

Sovrastate da mosaici di case , negozi , ospedali

Disfatti in pezzi come fossero puzzle

Svuotando di ogni dove gli incolumi

I cui occhi acquerellati vedono il componimento della crudeltà

Il sogno

Ahimè

E’ realtà

Realtà demoniaca

Creando l’infero terreno

Il cui fuoco brucia la fede nella vita

Dal quale si innalza un fumo denso di smarrimento , di paura

Irritando le iridi degli angeli

Facendoli sgorgare lacrime misericordiose


Il dono che dona

 

Un figlio è il Dono

Il Dono più prezioso che esiste

Un Dono da amare

Accarezzare

Coccolare

Proteggere

E lui ci dona sentimenti

I sentimenti più dolci

Amore

Tenerezza

Dolcezza

Un figlio è un Dono

Un Dono che sa donare

 

Dedicata a una mamma e a suo figlio che mi hanno cambiato la vita


 

Non sono tuo padre

 

Non sono tuo padre

Non sono un padre

Ma avrei voluto esserlo

Vorrei esserlo

So che ti avrei dato amore

Amore puro e infinito

Infinito come il bene che ti voglio

A te

Ad un figlio che non ho

Ti avrei donato la mia anima

Protetto dal buio

Insegnandoti a portare luce

Perché tu sei luce

Un figlio è luce

Il filo dell’empatia ci legava

Mano nella mano

Ci faceva giocare

Divertire

E il tuo sorriso illuminava il mio cuore

Come tu

Ti illuminavi vedendomi

Insieme splendevamo di tenerezza

Ma il fato

Ha deciso di spegnere il nostro legame

Accendendo la realtà

Spezzando il sogno

Di essere tuo padre

Di essere un padre



Paradiso

 

Le tue grida giocose

Il disegno del tuo sorriso

Come non possono essere

Il paradiso ?

Voce zaffiro

Riso divino

Il tuo essere bambino

Ti fa sopraffino

Di tenerezza

Di gioia

D’amore


 

Maledettamente solo poesie

 

Solo parole

Solo poesie

Sono solo questo

Nient’altro

Io le scrivo

Lo stesso

Dettate dai battiti del mio cuore

Per liberarmi l’anima d’amore

Per riempirmi l’anima d’amore

Lettere , frasi , versi

Che sognano i miei sentimenti

Ma maledettamente

Rimangono solo parole , poesie

Niente più

Senza riuscire a scalfire te

Fredda ed imprescindibile

Natia di questi scritti

Di questi sogni

E cosi

Rimangono solo parole

Solo maledettamente poesie

Nient’altro


 

Città stuprata

 

Strade incise

Contornando il tuo paesaggio

Case , chiese , monumenti

Abbelliscono il tuo quadro

Baciata dal sole

Coccolata dal vento

Abbeverata dalla pioggia

Culli tranquilla i tuoi stanzianti

Portando orgoglio e rispetto

All’improvviso

Una folata d’indegnità

Viola la tua verginità

Barbarie violentano le tue membra

Spaccando i tuoi selciati

Boati assordanti

Grida d’orrore

La tua anima ferita

Fondamenta strappate dal tuo corpo

Fiamme , macerie

Producono fumo di vergogna

Oscurando i colori della tua vista

Deturpandoti la faccia

Macchiata da sangue innocente

Le cui lacrime

Non laveranno mai la violenza

Della demenza che ti ha distrutto

Che ti ha stuprato

 

A Varsavia 1943 , Conventry 1944 , Caen 1944 , Berlino 1945 , Dresda 1945 , Nasagaki 1945 , Beirut 1975 , Sarajevo 1992 , Kaboul 1992 , Aleppo 2012-2016 , Baghdad 2014 , Ghouta 2016 e a tutte le città stuprate dall’ignoranza umana


 

Dio denaro

 

Il fumo uccide

L’alcol uccide

Banalità

Il vero assassino

La vera morte

Si chiama denaro

Cui le persone idolatrano

Innalzandolo a Dio

Al posto di Dio

Uccidendo in suo nome

L’orgoglio

L’amore

Nel nome di codesto divino infernale

Vengono gettati come rifiuti

Pugnalando i sentimenti

Facendoli morire

Uccidendo se stessi

Per la promessa di gloria

Detta da questo Dio denaro

Ma questa gloria promessa

E’ come pioppo

Un colpo di vento

E non ne rimane nulla

Perché è una promessa fragile

Di un Dio fatto di carta

Facilmente incendiabile

Uccidendo i sogni creati dalle persone

Perché le persone

Credono più in Dio denaro che in se stessi

Abbagliati dalla luce

Scoprendo tardi

Che è luce di una lampadina fulminata

Cosi portando buio

La vera gloria

La vera luce

E’ dentro di noi

Fatti d’amore , di emozioni

Che non svaniscono

Non si incendiano

Non si accecano

Dio denaro

Non va venerato

Esso sa uccidere

Più del fumo

Più dell’alcol


 

Passione di cera

 

Arde la fiamma

Facendo sciogliere il cuore

Come cera

Che imperla i sogni di desiderio

Bruciando di passione

I due corpi che si uniscono

Scoprendo le proprie forme

Visitando i propri intimi

Morbidi , duri , umidi

Deserti , propolati

Camminando sul sentiero dei gemiti

Arrivando all’orgasmo del paradiso


 

 

Un figlio

 

Gioia

Cuore

Amore

Luce

Anima

Vita

Un figlio


 

Lettera ad Alfie

 

Ciao Alfie , te lo sentivi che stava arrivando , che Lei stava arrivando , per abbracciarti e prenderti per mano . E tu da grande guerriero , da animo bambino che sei , non hai mostrato paura , anzi , poche ore prima sorridevi , sorridevi alla Vita e a Lei . In questo poco tempo vissuto , hai insegnato tanto , che la Vita è una lotta , e non tutti la sanno rispettare , capire , credendosi superiori ad altri , ma che di superiore non hanno niente . Chi non ha Amore , chi non ha Anima , non sa Vivere . Tu lo sapevi il Vivere , hai lottato , hai contradetto quelli che volevano la tua fine precoce . Sapevi che stava arrivando , ma hai lottato , hai messo l’orgoglio , orgoglio come lo hanno i tuoi genitori verso di te , perché sei un guerriero , non hai mollato , anche se sapevi il finale . Il tuo impeto alla Vita ha disarmato quelle bestie senza anima che inneggiavano la tua morte , tu con la tua caparbietà li hai sconfitti dentro , uccidendo il loro animo . Bravo Alfie , anche se non ti ho conosciuto , so che dentro di me hai insegnato tanto , in quel piccolo corpo di quasi 2 anni . In quel tuo piccolo corpo hai dimostrato più Amore , più Vita , più Anima , di certi adulti che danno sentenze senza capire davvero il significato Vita e il significato Morte . Ciao Alfie , vola nell’azzurro e sii orgoglioso dei tuoi genitori . Ciao piccolo angelo