FOTO CV ANGELO BACCIAngelo Bacci, nasce a Venezia nell’ottobre 1946. Secondo di sette fratelli, inizia a lavorare a undici anni, svolgendo svariati lavori (pescatore, fruttivendolo, barman, cameriere, venditore di specialità veneziane, elettricista, ecc.). Dal 1966 al 2006, ha lavorato per La Biennale di Venezia, dopo aver svolto, dal 1964 al 1966, il ruolo di produttore assicurativo dell’INA (Istituto Nazionale Assicurazione) e aver effettuato oltre tre anni di apprendistato “gratuito” per La Biennale, presso la Ditta ENDAR (Azienda specializzata nella consulenza tecnica ed organizzativa di congressi, convegni, meeting, seminari, ecc.), dal giugno 1966 all’8 ottobre1969, e contestualmente, sempre dal ’66 al ’69, di aver lavorato come operaio specializzato (strumentista), nello stabilimento della SAVA (Società Alluminio Veneta Anonima) di Porto Marghera. Con l’Ente Autonomo, La Biennale di Venezia, oggi Fondazione, è stato un sogno diventato realtà. Inizia a lavorare nell’Ente Autonomo come dipendente di ruolo, dal 9 ottobre 1969, istituendo e gestendo, come Responsabile, il Laboratorio Audiovisivi della Biennale, fino al marzo del 1982. Si è trattato, sin dal primo giorno, di un amore a prima vista, un grande, complesso e indescrivibile AMORE, sbocciato più di quarant’anni fa, vissuto, giorno dopo giorno, con profonda e immutata passione e dedizione, alimentato e sviluppatosi grazie all’ambiente, alle persone e in particolare agli straordinari colleghi – veri e propri mattatori e promotori culturali e non semplici e sottovalutati esecutori – oltre al genio, alla fantasia e creatività di artisti di ogni paese del mondo. Nel 1983 si laurea in Architettura presso l’IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia). Insomma, la Biennale, per Angelo Bacci, è stata moglie, amante, famiglia per oltre quarant’anni.

Il suo percorso in Biennale è stato un continuo ed esaltante arricchimento culturale, intellettuale e umano, costruito, affinato e migliorato, passo dopo passo, svolgendo il proprio dovere sempre con il massimo impegno, con sacrifici, rinunce, lotte, curiosità e tanta umiltà, abnegazione, generosità, rispetto, correttezza e lealtà.

La Biennale per Angelo Bacci è stata il suo unico mondo e tutta la sua vita, un vero matrimonio, diventando per le infinite esperienze e prove sostenute, più di una palestra, un vero laboratorio formativo, che gli ha consentito di vivere a stretto contatto e conoscere personaggi, intellettuali e studiosi illustri nazionali e internazionali, oltre a personalità, autorità e molta gente “comune”, che, a suo dire, quest'ultima categoria è stata la vera fonte di insegnamento e formazione.
Di questa sua straordinaria ed indimenticabile esperienza e avventura, ricca di avvenimenti, curiosità, aneddoti, episodi e molte emozioni, ha sentito il dovere di produrre un’autobiografia, titolata “Dalla Fabbrica alla Biennale e ritorno ………”, uno spaccato storico e culturale della sua vita in Biennale, un dietro le quinte personale ed inedito che, ha pubblicato, tramite la casa editrice Supernova (Lido-Ve).
Il volume, oltre ad essere una testimonianza storica importante, è anche una fonte informativa vera, privilegiata e, vista, analizzata e radiografata, a 360° e in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi da un osservatore attento, partecipe e protagonista. Il libro autobiografico descrive accuratamente fatti, momenti, eventi, personaggi, artisti, intellettuali, situazioni e vicende esaltanti, anche critiche, di vita vissuta all’interno e dietro le quinte dell’Istituzione, riconosciuta tra le più prestigiose del mondo, cercando di evidenziarne anche le sue contraddizioni, i suoi limiti e le sue carenze. Comunque, Angelo Bacci ritiene che l’attività in Biennale, sia stata un’avventura straordinaria ed indimenticabile, un amore indefinibile, raccontato e descritto con passione e rispetto incrollabile, certo come osservatore privilegiato, fortunato protagonista e affascinato partecipe, perché il primo amore non si scorda mai.