CONNESSIONI
Amore ingessato
racchiuso tra l’asola e il bottone
papillon stretto intorno al collo
le dita nervosamente accarezzano
il tessuto lucido inebriante di fiori freschi
Amore intollerante
al suono dei tacchi che attraversano
il selciato
tra lo stridio e i clacson affogati
nel vociare di passi sempre più veloci
Amore deflorato
da fiati percussioni contrabasso
violini solfeggi
Do re mi fa so la si do si la so mi fa re re re
Odio profondo incalzante
cocci di vetro cenere
abiti appesi come scheletri in valigia
che intonano
“ SI LO VOGLIO”
QUESTIONE DI TEMPO
Lava il mio corpo
stanco e rugoso
come se fosse petalo del fiore
che il sole bacia ogni giorno
prima di riscaldare il mondo
Asciuga la mia vita
come se dipendesse
da essa la tua
Stringimi a te affinché
il tuo battito dia forza al mio
Addormentati qui dentro me
per ritornare alla verità
e
il mio cuore spegnendosi piano
lascia il posto a te
vita mia.
CADUTA LIBERA
Guardo di soppiatto
le tue mani
asettiche affusolate
che si aggrappano alla terra arsa
come se la solo terra
può evitarti la caduta
Scivolare velocemente
non dipende da te
ma dalla sofferenza
che viene elargita sul tuo capo
come cenere alla cresima
L’aggrapparsi porta
sicurezza consapevolezza
da quassù posso solo dirti
di scegliere pericolosamente
la tua pendenza
per poi volare.
Il Presente
Domandarsi infinite volte: Domani?
Ma l’Adesso così prorompente
così devastante
di emozioni
desideri
colori sparpagliati su questo letto disfatto.
Di questo ” Adesso ” che fa paura
per quei baci profondi
quasi inaspettati
lasciati su corpi divisi fra essere e donare.
L’Adesso che porta a pensare ” ma Domani ”
ci sarai fra una nuvola
un arcobaleno un abbraccio
una frase rubata ad un giorno
che lascia al tramonto
il libero arbitrio.
L’alchimia
Avvicini il cibo alla mia bocca
guardandomi incurante
dei miei sforzi per non cedere
immediatamente al tuo odore
ed assecondare i miei bisogni
più reconditi.
Il profumo del cibo risale le narici
ed il mare in lontananza
racconta storie
e noi siamo questa storia.
La lingua assapora ed evoca quasi perdendosi mani allacciate dietro la schiena accarezzano sogni sussurati al vento.
L’alba disegna sul tuo viso
le mie paure
e tu nudo davanti a me
ascolti.
Lieve come la neve
Le tue labbra sfiorano,
come un canto appena accennato
lieve come la neve
che volteggia nell’aria
prima di posarsi sulla nuda terra,
le mie labbra socchiuse.
La tua lingua calda danza un ritmo noto
ed inavvertitamente sconosciuto
chiedendo al cuore ” Oso “.
L’anima destata da questa domanda
di rimando risponde ” Amore “.
Le mani toccano i corpi assetati
dai mille sguardi nascosti.
E per un istante impercettibile istante
le nostre paure si toccano.
E non c’è più tempo.
Non c’è più pace.
Non c’è più confronto.
Il nostro desiderio é ossigeno per noi
che conosciamo l’Essenza dell’abbraccio.