Evanescenza

Le giornate scivolano via come la rugiada sulle foglie al mattino,
lentamente, in silenzio, ascoltando un cane che abbaia lontano,
in attesa di un raggio di sole che faccia evaporare ciò che resta.

“Tristezza” chiamerei questa poesia,
ma il sole con dolcezza ha preso per mano
quella gocciolina di rugiada per portarla su un arcobaleno.

L’arcobaleno: minuti di eterno nell’infinito!
Teneramente illuminato e colorato
ti da il senso della serenità
e allo stesso tempo la paura dell’instabilità
perché da un momento all’altro potrebbe svanire.

Tu sei il raggio di sole che ha creato in me questo miracolo.
Mi sento su quell’arcobaleno e volteggio tra i colori,
cerco di toccarli, non li sento, ma ci rotolo dentro
come farebbe un gatto con un gomitolo di lana.

Ho ancora paura di essere me stessa,
ero chiusa in una gabbia e tu mi hai liberata,
sicuramente fuggirò lontano ma ti ringrazierò per sempre.

Ti ricorderò per i tuoi baci, i tuoi abbracci, le tue dolci parole,
per il tuo essere presente e la tua passione.
Sei il principe che con un bacio ha risvegliato la principessa
….peccato che nella nostra storia non ci sarà scritto: per sempre.


Il seme

Amore, passione, proibito,
distanza, gelosia,insicurezza.
La nostra storia!

Germogliata da un albero innestato,
dai fiori bellissimi e frutti profumati
ma la radice pur non essendo sua le porta nutrimento.

Tagliando la radice sfiorirebbe il fiore e non ci sarebbe frutto.
Senza il seme non c’è futuro, non c’è vita, non c’è futuro.
Ma in questo istante, breve che sia…baciami!


Il bosco

Ti sto pensando
e vorrei incontrare il tuo sguardo
vorrei guardarti negli occhi fino a perdermi
come in un bosco incantato
e non tornare più indietro.
Nel bosco ti prenderei per mano
e ti guiderei nella vita, amore mio.


Ritorno al passato

I tuoi sguardi nei miei

Le tue dita tra le mie

Un bacio,

…la fine e l’inizio di un volo,

che fu soffocato da una folata

del vento freddo di tramontana,

dall’angoscia del passato ormai trascorso

che all’improvviso è il presente

con la certezza che non sarà futuro

 

Due cuori che battono forte,

che sciolgono nodi stretti di marinaio esperto,

aprendo le ali a un volo pindarico,

leggero come l’ingenuità di due ragazzi

che vogliono amare,

che vogliono amarsi,

che cercano la felicità

nello stringersi forte alla ricerca

di un passato troppo lontano

che è tornato a tuonare

come un temporale estivo.

 

Pensieri, parole, paure

si rincorrono galoppando

come cavalli imbizzarriti.

Spaventati ma felici di tornare a vivere.

Un bacio e tutto scompare

Un bacio e tutto riappare confuso:

passato e presente

con la stessa alchimia di profumi inebrianti.

 

I tuoi sguardi profondi nei miei.

Le tue dita tra le mie.

Un bacio…


La tarantola

La rete di un ragno

precisa alla rete di un marinaio

tuttavia serve a imprigionare

E tu che tramaglio hai

Cosa devono sequestrare ancora?

Hanno preso il tuo soffio vitale,

le tue fantasie, il tuo tempo

addirittura la tua quotidianità

Tutto devi e niente ti è dovuto

Una rete che ti senti addosso,

che ti scivola nell’intimo fredda, umida, subdola

Il tuo corpo trema di ribrezzo.

Sgomento per un poi che non c’è

Una rete fitta come quella delle tarantole

Sta pronta potrebbe pungerti!

La rete ti si incolla addosso

La tua pelle diventa un tutto con il nemico

Un corpo e una ragnatela

E tu,  donna rapita non riesci più

a svincolarti, ad uscirne fuori

Sembra che con lentezza

stringa la tua gola

Sembra che con lentezza

ti uccida!

La rete di un ragno

La rete di un marinaio

La rete della tua squallida vita…

Ormai è finita, amica mia …

La tarantola sta arrivando!


Ancora

Lampeggia triste l’eco della tua felicità
Mi giro ancora verso l’ultimo orizzonte perduto
E ancora una volta non vedo sbiancare le tue gote
alla fredda carezza del vento
che violento
mi spinge all’orlo della pazzia
Voglio ancora soffrire!