A MIO PADRE

Perduta là al chiuso varco

ove nulla più accede a parola o senso,
incerta decifro l’inusuale linguaggio
di segni un tempo a me noti.

Ma dal passato a me viene un gorgogliare
facondo di sillabe nuove.
Trema il cuore e piango mendica

ai bordi dell’infanzia perduta
e del suo sonoro incanto
quando tu, padre, per mano mi portavi!

Oh, potessi un solo istante
dissetarmi a quel primo dire
inconsapevole della storia

che il tempo in scacco tiene.


LAMPEDUSA 2013

Avanza dal mare
ai lidi dell’isola
una folla d’ombre notturne

Chiedono frutti
al futuro incompiuto
scrutano trame di giorni negati.

E’ una folla perduta
che s’alza dal mare,
in tanti ricadono inghiottiti dai flutti.

E’ solo un bambino
che rotea tra l’onde
ha tese le mani all’abbraccio mancato

Almeno una tomba
che abbia per culla
La nenia dell’onda -deposta la furia-

la sua ninna nanna
sempre più lenta
nell’umido bacio del mare.

Premio Speciale Il fanciullino 2014 al Premio Nazionale Giovanni PASCOLI-L’ora di Barga 2014


IL RACCONTO di NARÉ

Caddi più volte finita
più volte riemersi
dall’onta del niente

rianimata non da teneri abbracci
ma sputi e raffiche a mano.
Sveglia mi volle il dolore

per tutta la vita
che avessi più chiaro
il suo volto e la Croce.

Non vidi il colore
ma grave il suo peso
uno schianto.

Poi fu nebbia
più fitta del niente.

Il varco, al di là, il varco s’apre alla luce?!

Finalista al Federiciano 2014 e alla Scuola CET Mogol 2014 /Rocca Imperiale