Pane… e amore

Dolci ricordi
di gesti lontani
fatti con amore,
di pugni che affondavano
nel morbido impasto,
di parole
ripetute sempre allo stesso modo
“crisci pasta,
crisci pastuni,
comu crisciu
u nostru Signuri
‘nta lu fasciuni”,

[cresci pasta, cresci pastone,

come è cresciuto

il nostro Signore dentro le fasce ]
che agli occhi
di una bambina
divenivano una formula magica.
Ricordi
di profumi,
che si diffondevano nell’aria
e ti scaldavano il cuore,
che ti facevano sentire a casa,
amata e coccolata
quando quel “panuzzeddu”

[piccolo pane]
preparato per te
ti veniva posto in mano
ancora caldo.
Grazie nonna.


Maria Santissima della Neve

Vecchie mura,
scrigno
di un Immenso Tesoro,
di preghiere,
di richieste
e di ” un grazie “per doni ricevuti,
del miracolo d’amore
che rende vivo e prezioso
quel candito marmo  scolpito,
vero lo sguardo di una Madre Speciale
verso il figlio che ama,
verso colui che lo ricerca.
Verso chi si rivolge a Lei
chiamandola  “Santa Maria della Neve”


Dolcissima Mamma mia

Porto sicuro
in un mare in tempesta,
oasi verdeggiante
nel deserto,
abbraccio caldo
che scioglie il freddo dolore,
luce abbagliante
nel buio più fitto,
voce cristallina
che risveglia dal sonno,
gioia pura che cancella
la tristezza del cuore,
sei la speranza di un dì migliore,
sei Tu Vergine Maria
Dolcissima Mamma mia.