La Paura

 

“Stringimi,stringiti”, chiese,

sguardi sfiorati,

mani appena apprese,

lentamente, volteggiando.

 

Spalle a spalle, “Stringimi,stringiti”,

chiese, di schiena senza occhi

capi davano qua e là, poi accennando

un passo, scivolò un po’ più lontano

 

solitario in mezzo a un rogo,

un fantoccio consumò.

“Stringimi,stringiti”, chiese,

vicini nell’oceano del mondo,

 

distanti tra le porte areose di stanze.

“Odi?” spifferi affannosi ed insedianti,

“Odi?” respiri che si accrescono

nel mezzo di alberi auleggianti.

 

“Stringimi,stringiti”, chiese,

rimandando altrove complicità,

patto, alleanza, comunione di sensi.



Anonima

 

Vorrei non pensarti, vorrei non sentirti,

vorrei abbracciarti e poi allontanarti,

vorrei incamminarmi senza voltarmi

vorrei solo tempo, dove n è stato?

 

L’infanzia volata tra culle di casa,

la sabbia raccolta da gocce di mare,

i pianti strigliati di caval dormienti,

le corse frenata da grida impazienti.

 

Vorrei ricordassi momento più bello,

gli scherzi, le risa, le grida all’arrivo;

le mani tue dolci d’impasto crescendo,

cantando, seguendo, tua radio vicina.

 

E poi fuori scuola aspettando tu stavi,

pian piano partivi ed io ti guardavo,

di affetto ne davi quello che avevi,

notti infuocate, risvegli assonnati.

 

Or nelle rughe indietro ti guardi,

di cose non fatte vorresti parola,

dei tuoi pochi allori memoria ne fai,

per poi accontentarti di quel che tu hai.



Onore

 

E come un cuore senza l’amore,

è una stanza chiusa senza più chiavi,

man nelle mani solitario qui appoggia,

l’uomo pentito di crimini e roghi.

 

Come una stiva tutta gremita,

vi è un corridoio tutto vociato,

poche le guardie a far la mira

vittime anch’esse di infamità.

 

Una mamma allatta il suo bambinello,

le viene tolto appena cresciuto,

senza più ciuccio, bretelle e scarpette,

cerca da solo la propria vendetta.

 

Poco più tardi ricorda una storia,

giudèi ammazzati senza pietà,

di un campo aperto tanta memoria,

e pensa alle vittime dell’umanità.

 

E come un cuore senza l’amore,

è la galera che chiamano onore,

 

dove ciascuno vi perde l’umore,

dove di ognuno si annebbia l’albore.