ALBA AI SASSI

Una coltre di silenzio,
calda,ammanta la gravina
ed il ritmo della vita
si rallenta nella brina,
solo il passo mio rimbomba
per le strade lastricate
mentre il sole fioco appare
tra le grotte abbandonate,
il vagare per le strade
mi riporta nel passato,
e mi sento assai sereno,
in quel ventre diroccato
che copioso ha partorito
storie dure di viandanti,
storie antiche di fatica,
di promisquita’ e di santi,
il pensiero non ha meta
come pure il mio vagare
quasi il corpo fosse aria,
in quel borgo ‘si irreale
e tra il bianco del costone
e il ricordo della sera
nasce lento un nuovo giorno,
li, tra i sassi di Matera……..


NOTTE DI INVERNO

La notte di inverno mi invita a pensare,
il buio delle stanza mi insegna a vagare
mi piace viaggiare tra valli e montagne
nel verde dei campi, per terre solagne,
ma poi, tutto a un tratto, guardandoti in viso,
il cuore,che ho in gola, che danza deciso,
rallenta la corsa,si placa pian piano,
se solo per caso mi prendi la mano,
mi piace guardarti dormire silente
mi piace osservarti, cosi’, lungamente,
e mentre il mattino guadagna la luce,
e mentre la strada riaccende la voce,
ti accosti al mio corpo con fare deciso,
ed io, chiudo gli occhi, e sto’ in paradiso……..


VOLONTARI D I OSPEDALE

Il silenzio che scuote il cervello,
l’acre odore di vomito e piscio,
un lamento spezzato dal pianto
di un qualcuno seduto su un uscio..
tanti corpi adagiati sui letti,
una lotta al dolore invadente
e una voce che cerca nell’ombra
un figliolo,un fratello,un parente….
si disperde quel lungo richiamo
nello spazio dell’arida stanza
ci si porta il lenzuolo sul capo,
soffocando qualunque speranza,
e noi tutti, improbabili servi,
saltimbanchi tra grida e dolore,
come ombre giriamo perduti,
testimoni, che osano amore…..