Pa’

Limpida di intelletto avito sei

E dolce è la tua voce che come suono leggero colma i miei vuoti

Le attese sono lievi pendii verso i tuoi occhi

E incedere è facile come il planare dei gabbiani al mare

Soffrire è non dirsi e non darsi l’un l’altro

Nell’istante si nasconde la vita

Perché il tempo lo abbiamo da sempre truccato.


Sete

A mani nude ho scavato per cercare l’acqua

e ho trovato te.

Il piccolo lento sorso sulle mie labbra

È diventato un fiume potente

Il mondo fuori travolto

E i deserti arsi irrorati come un verde di perduta memoria

Ha congiunto la vita prima e dopo

Regalandole un perché.


Angoli aperti

Emersi dalle parole vuote

Liberati dalle gabbie rumorose

Al silenzio di compassione è consegnato ogni privilegio

Alla terra nuda in dono i nostri corpi muti

Avremo letti di mani antiche su cui giacere

Vedremo con occhi nuovi le notti buie

La paura e il coraggio saranno sposi infiniti.