Poesie
L’Arcobaleno
Verrà la tempesta con tutti i suoi elementi
per scuotere le nostre,tranquille esistenze
così come il vento scuote, insinuandosi
tra i lunghi e grandi rami le pur forti querce.
Verrà anche la grandine e percuoterà
le nostre pur forti membra,così come percuote
ogni frutto della terra.
Verrà anche il vento impetuoso e sibilante
sui nostri volti affranti,così come divelle
la tranquilla natura.
Verrà anche la pioggia,per sommergere i nostri
sogni di sempre,così some sommerge
i nostri luoghi cari.
Ma dopo la tempesta verrà la lunga quiete
e il grande arcobaleno rifulgerà nel cielo
con tutti i suoi vividi colori,così come entro noi
forte su due pilastri poggiano affetto e amore.
IL MITO
Perenne il mito/continuamente si rinnova
In ogni uomo e in ogni donna/per ogni giorno vivo.
Così il nuovo Faust/lascia gli amati studi /e getta tutto il suo sapere.
Ora è tempo di partire/verso lontani e sconosciuti lidi.
Di camminare su roventi spiagge/per ricercare tra le tante immagini
/solo quella di Venere/dea d’amore e di bellezza.
Di camminare sull’orlo dell’abisso/pur di provare esperienze /
di vita mai provate.
Di perdersi nelle calde notti d’estate/in un frastuono che non ci
appartiene.
Di vagare ai primi albori dell’alba/per strade solitarie
cercando di sentire/solo una voce espandersi.
Di trascorrere insonni notti/aspettando un domani che non giunge
Chi sei tu angelo o demone?/e ora anch’io come Faust
Darti dovrò me stesso?/Prendimi l’anima/ma rendimela poi.
Camminerò allora su irti ciottoli di mare/a piedi nudi per provare
tutto il dolore/del penitente che combatte
tra l’amor sacro e l’amor profano.
Rendimela nella redenzione
Ch’io possa con te nell’ora estrema
dire “O morte io non ti temo”
ELEMENTI
Ascenderemo alle vertiginose altezze/ma dal crinale già dell’aspro monte
godremo dinnanzi alle bellezze/dal punto nostro fino all’orizzonte.
Saranno monti,laghi fiumi e mari/e non sarà visione immaginaria
ma una visione agli occhi senza pari/da vivere nel segno ch’è nell’aria.
Attraverseremo gli ampi mari/con la bonaccia oppure tra i marosi
tra cieli cupi e cieli chiari/spiriti eterni ed avventurosi
sopra deserte rive approderemo/ed ogni isola sarà per noi un regno
altri luoghi,instancabili,vedremo/e questo sarà dell’acqua il segno.
Percorreremo spazi lunghi ed ampi/ed anche i vasti boschi oscuri/
poi lungo i coltivati campi/e dei paesi gli sbrecciati muri.
calpesteremo i duri lastricati/di piazze che il nostro sguardo afferra
di strade ed altri luoghi amati/e questo infin sarà segno di terra.
Resteremo tra pochi posti cari/tra lunga pace senza mai più guerra
Senza conoscere più i giorni amari/saremo fuoco,acqua,aria e terra.
La FORZA
La luce è là verso l’oriente.
Là dove si è posata la cometa.
La terra si ritrova più splendente.
Il giusto ha ritrovato la sua meta.
E splende ogni giorno e in ogni sera
la luce che è là verso l’oriente.
Luce che anima sempre la preghiera
Luce che anima sempre ogni credente
Ed è poi una forza che sostiene
nel bene ogni anima più eletta
Ed è poi una forza che ora viene
a una affranta anima diletta.
La forza è nei nostri pensieri
e da un significato a questa vita:
camminare per nuovi sentieri
anche se ardua appare la fatica.
La forza è viva dentro ai nostri cuori
ripara un passato di errori
pace riporta e serena letizia
e si fonda su tre grandi valori
che sono affetto, amore ed amicizia
IL TEMPO
Il tempo scorre la vita si consuma
e anche se ora cadono le stelle
vola sempre leggero come piuma
portando con se le cose tristi o belle.
Mesi ed anni si coprono di polvere
felici tempi che vorremmo tenere
e immagini riesce anche a dissolvere
visioni che ora sembrano chimere.
Solo i ricordi restano di quanto detto
di un tempo segnato da allegria
da una amicizia diventata affetto
e che nessuno potrà portarti via
La VERA vita
Non udremo lo stormire del vento affetti veri e serena compagnia.
per stretti sentieri e lande desolate
vento impetuoso ed ora non più lento
preludio al temporale dell’estate.
Ma udremo invece nella tranquilla sera
parlare al cuore con toni delicati
la voce carezzevole e sincera
di cari affetti nuovi mai provati.
Non vedremo la vastità del mare
né degli spazi aperti né del mondo
ma finalmente potrà or riposare
lo spirito irrequieto e vagabondo.
Troveremo altri spazi limitati
nei chiusi ambienti familiari
ma non saremo mai più abbandonati
e torneremo sempre ai luoghi cari.
Non cercheremo eremi solitari
per solitarie preghiere in grotte sacre
ma in piccoli oratori più appartati
manifestando lo spirito più alacre.
E nei piccoli incontri conviviali
non canti ma un dolce colloquiare
scoprendo in luoghi mai uguali
i lieti momenti poi da ritrovare.
Piccoli e grandi eventi insieme
da ricordare poi con nostalgia
da quando nati da fecondo seme