Ho molto atteso

Ti ho molto atteso
In questa spiaggia
Ho inseguito le onde spumeggianti
Orgogliose rincorrersi,
Abbattersi sulla battigia e spegnersi.
Ho visto passare gli uccelli,
Nel becco ramoscelli d’amore
Ho inseguito il sole fino ai suoi tramonti
Infuocati dietro la linea azzurra
Dell’orizzonte marino
Ho visto cielo e mare confondersi e fondersi
Onde e nuvole e aggredire furiose
La sporcizia degli uomini.
Ho visto gabbiani morti sulla sabbia dorata
E il vento il volto ferire

Ti ho molto atteso…..
In questa spiaggia senza sentieri

2013


Le tue ali

Il tempo non conosce la seduzione.
Nel lago della memoria
non ritrovo l’ultimo abbraccio
nè le parole sussurrate…
non l’odore della mela bianca
che mi hai porto
e del fiore d’arancio
che alla Musa mi hai estorto.
Il tuo rossetto sulle mie labbra
non è sexy
ma le tue labbra sento sulle mie…
le tue ali su di me
non nascondono la luce

2011


Ritorni

I. Perché tornare fra quelle case
spalla a spalla su erte stradine esposte.
Perché sognare il furtivo introdursi
nella casa dove bambino hai vissuto
Perchè esplorare spiagge solitarie
passeggiare sulla sabbia, cercare
gusci di madreperla di conchiglie
che il mare ha sparso

II. C’è un oltre che non si può indagare
c’è un oltre da cui non si può tornare
Il suono dell’Angelus alle sei
diffonde la voce
al di sopra del frastuono dei motori
inducendoci al segno della croce
ed eccomi qui, senza risposte, all’erta,
fra ricordi e istinto di conservazione
Stamane una sorpresa mi ha colto:
il ciliegio di fiori si è abbigliato
dimentico dei rigori dell’inverno
Nessuno vive un altro tempo
nel regno dei ricordi e dei rimpianti.
Passati i tempi delle infatuazioni
della deriva nulla è da temere.

III. Avevo un gran desiderio da bambino:
volare su nel cielo verso le stelle.
Riflettono i tuoi occhi le luminosità
del firmamento, i tuoi piedi sfiorano
appena il sentiero senza lasciare orme
senza calpestare un solo fiore
e sogno, rimani, impalpabile! Scendi
sul mondo degli uomini, senza paure
il tuo incantesimo è innocente!
quando il mio sguardo su te si posa
sembrano gli angeli salmodiare di resurrezione
e il vento lieve si diverte a fluttuare
la tua bianca veste di lino trasparente.
Le foglie, col loro debole fruscio
bisbigliano storie di rami spezzati:
storie di un’invincibile sequoia
(oggi della sua forza nulla però rimane). Ma
dell’umile ginepro
ancora restano coccole d’amore.

maggio, 2014