Mi chiamo Barbara

E tu che oggi guardandomi hai detto di aver avuto una visione….tu sai solo il mio nome. Invece io ti dico che mi chiamo Barbara non solo di nome….io combatto ogni giorno una guerra con me stessa….. La mia si chiama emiparesi facciale, si chiama scoliosi, si chiama guardare e sentire il mondo solo da sinistra…. Da quando sono nata combatto, combatto per dimostrare al mondo che nonostante quella che sono fuori, io posso valere qualcosa. Ho passato tanto tempo in ospedale, nove interventi di chirurgia plastica ricostruttiva…e dentisti, e oculisti…..i miei genitori hanno speso una casa per me…. E tu non sai chi sono….perché oso i tacchi che porto, quanta paura ho di stare su una sedia a rotelle magari fra qualche anno. Tu non sai quante persone mi sono morte accanto dentro quell’ ospedale e quanto mi porto dentro la voglia di vivere che avevano loro. Sai, la vita non da a tutti le stesse cose….ci sono persone che sono state magari prese a schiaffi subito. Ma siamo qui, siamo vivi. Tu non sai quanto mi sono pianta addosso, quanto mi sono odiata e quante volte ho alzato lo sguardo lassù ed ho chiesto: perché io. Perché io? Te lo dico ora perché…. Perché mi è stato fatto un regalo ad essere come sono…perché in questi limiti posso capire il senso delle piccole cose, perché posso amare più forte, perché so quanto bene farebbe essere amati così. Grazie a dio ho avuto due figli meravigliosi, una famiglia che non potrei chiedere di più e tanta gente cara attorno. Combatto ogni giorno per stare in equilibrio, sono disarmata di fronte al dolore degli altri, sono ingenua……ma amo. Tu che con disprezzo vai a dire che hai avuto una visione vedendomi, sappi che io amo perché è importante voler bene. Voler bene riscalda il cuore, voler bene dà una gioia immensa. La vita è una cosa meravigliosa….da costruire, da condividere….. La vita non si butta, è sacra…. La vita si rispetta, quella tua come quella degli altri… Nella mia diversità ho imparato a camminare con le scarpe degli altri per poterli capire meglio…sarebbe giusto che si imparasse anche ad usare le mie. Io non sono una visione….sono una donna piena di difetti, fin troppo reale anche. Magari a volte scomoda pure….perché sono pure testona e spesso non mi lascio comandare. Non sono una visione. Mi chiamo Barbara e nei miei quasi 45 anni ho ancora tanto da crescere e tutto da amare. E ne rido….con quella risata che tutti conoscono….perché amo il sole. Ti abbraccio.


L’ombrello viola

E sorridevo stasera mentre a passo veloce camminavo sotto la pioggia con il tuo ombrello viola….sorridevo perché da qualche parte ci pioveva dentro! O era la pioggia così leggera che danzava? O ero io ciondolante nel mio incerto schivare le pozzanghere? Perché quando posso e nessuno mi vede nelle pozzanghere ci entro ancora!! Ti ricordi mamma  i girini? Quella immensa pozza che stagnava sempre….e ci andavo con nonna….e mi dicevi che era perché mi insozzavo la’ che poi mi si rovinavano le mani! Che bella cosa l’ infanzia…. I nonni….i ricordi…. Ed è vero poi che non sono mai stata composta, tranquilla, seria…. Sempre pronta a combinarne qualcuna, sempre a tirare in mezzo il nonno nella costruzione delle mie fantastiche tende in giardino….con le corde tese fra il tiglio e la rete….e su a buttarci coperte vecchie…. Sono sempre stata convinta di non aver fantasia…..solo che oggi, sotto quell’ ombrello, con qualche goccia che ogni tanto mi bagnava, sorridevo pensando che invece sono sopravvissuta di fantasia….che se non l’avessi avuta la mia vita sarebbe stata annientata dalla realtà dei fatti. La fantasia, i nonni, il sole…..senza non sarei arrivata in nessun posto .

E sotto un grigio giorno di pioggia ho sorriso a vedermi sempre bambina…


Nudi

Tu mi dai un biglietto e mi dici: è la mia risposta per  quello che hai scritto ieri…..leggilo dopo. Ed in corriera senza luce ho fatto fatica sai!!! Ma ora qui a casa con me, con me e con il pensiero di te, mi immergo nella tua calligrafia e do senso alle tue parole. Questo tempo dell’ apparire….dell’ effimero….questo cercare di riempire i vuoti con cose futili….il voler mostrarsi per ciò che non si è per essere amati…..questo pensi che sia il nostro tempo…. E mi dici ragazza mia che dovremmo essere nudi….

Ci vuole coraggio a mostrarsi nudi lo sai…..ci vuole forza. Bisogna avere una corazza invincibile per non crollare quando si è derisi….. È un tempo fatto di nulla questo….Castelli di sabbia e parole al vento….grandi ideali che si spengono come le candeline nelle torte di compleanno….ma senza applausi….implosi nella vergogna del fallimento. Persone costruite come quando si gioca con le carte…basta un movimento impercettibile e tutto si abbatte sul pavimento. Vorremmo essere migliori belli e felici come la pubblicità…..vorremmo essere donne bellissime come la pubblicità….vorremmo essere maschi con la tartaruga come la pubblicità. ….invece alle spalle di tutti questi schermi che abbiamo davanti, spesso troviamo esseri affannati, in continua corsa, vuoti. Come dici tu dovremmo essere nudi….non ci riusciamo perché per essere nudi dobbiamo anche fidarci….. Sai ragazza mia, fidarsi di qualcuno oggi appare quasi utopia….come gettarsi da una finestra con gli occhi bendati e pensare di finire proprio nel cuscino…proprio lì. … Fa freddo essere nudi lo sappiamo… ma se solo ci provassimo un po alla volta, se ci mostrassimo tutte queste nostre cicatrici… se imparassimo a guardarci tra noi ed a buttare la pubblicità….ci scopriremmo così semplicemente difettosi tutti e impareremmo a costruire un tempo dell’ essere…
Io insisto nell’ idea di voler essere amata per ciò che sono …difettosa, inadeguata, spesso fuori moda e fuori tempo… troviamoci tutti in questa idea….a volerci nudi per vestirci di essenza… per coprirci di abbracci veri… che il nostro stomaco ha fame di dolcezza….le nostre orecchie vogliono ascoltare le anime…


Come i gatti

Stavo tornando a casa sotto questo cielo scuro in questa pioggia battente ed incessante nel mio ombrello viola….e mi insegnerai un giorno ad amare la pioggia? Magari dentro un noi……persa in un abbraccio…..sprofondata in un piumone…..magari così…si….magari così son capaci tutti ad amare la pioggia. Invece oggi no….oggi è come un pianto infinito….dentro le ossa e si ferma a ghiacciarmi la schiena….un pianto che annebbia il mondo….ed io non sono capace di sole in questa pioggia incessante sotto l’ombrello viola. Vivo di sole io…..un giorno se vorrai mentre tu mi insegnerai ad amare la pioggia io ti insegnerò ad annusare il sole ….come fanno i gatti hai presente? Con gli occhi chiusi e la testa un po indietro….. e se respiro il sole torno viva……. ti insegnerò se vorrai….. Ma oggi strada facendo….su queste scarpe alte per non bagnarmi i piedi….con questo freddo nelle ossa….pensavo ad un bagno bollente in una vasca piena di schiuma con il profumo del timo dentro…….pensavo che da bambina ci sarei stata ore con mia sorella a giocare con quelle nuvole bianche sognando di essere principesse! Fa nostalgia anche la pioggia…. e non basta l’ombrello viola a riparare quando scendono i ricordi….. Un giorno mi insegnerai ad amare i ricordi sotto la pioggia? Io ti insegnerò a chiudere gli occhi nel sole….come i gatti….come me….


20 giugno

Erano le otto di sera e stavo sferruzzando come mi avevi insegnato tu…..le vedo ancora le tue dita che buttano su punti e si muovono veloci….stavo facendo qualcosa di verde. Squillo’ il telefono e risposi io…..era l’ospedale….eri lì perché da un po ti sentivi come se ti mancasse il respiro…. risposi e poi corsi a dirlo a mamma….tua figlia si mise ad urlare ed io venni da te con lo zio…. non vollero che ti vedessi….avevi quel paravento bianco attorno. Non c’eri più e ancora manchi sai….. ci sono questi momenti che non hanno tempo e non hanno età….dove sei ferma ad un 20 giugno anche se stai camminando. Ed i miei figli non hanno potuto amarti ed io non ho potuto farteli conoscere. Magari te li sarai cullati lassù prima di donarmeli, i miei figli? Sarebbe bello sapere che hai raccontato loro questo bene eterno che ci vogliamo…… Ogni 20 giugno è una ferita che si riapre nonna…..si ferma il respiro sul tuo respiro fermo…..muore il sorriso sui ricordi delle nostre risate….si ferma il tempo. Domani ripartiamo ok? Ora lasciami con te….


Io scrivo

Io scrivo….con il cuore scrivo sempre. Sono i miei pensieri che scorrono a riempire questo diario della vita. A volte le parole mi diventano come musica….mi suonano nell’ anima e si trasformano in poesia…. La musica dentro….La musica dentro succede quando nascono emozioni, allora è come se si librassero farfalle….esplodono colori e senti questo svolazzare che sale e si fa volo fuori di te. Io scrivo….è me stessa che incontra il mondo, me stessa che non ce la fa a stare in silenzio e si trasforma in parole. Oggi ti ho fatto leggere le mie poesie…..mi hanno chiesto di pubblicarne….forse più che un giudizio cercavo coraggio sai?  Mi hanno chiesto di pubblicare la musica della mia anima…..tu dici che là fuori, nel mondo, ci entreranno con il cuore? A leggere ciò che sono…..ci metteranno un poco di amore? Io scrivo….è il mio volo nel cielo, le note che con il sole si sciolgono in parole….sono viva così, in questo fiume di pensieri che scorrono per diventare versi in un foglio bianco. Mi sento mare calmo quando ripongo la penna, mi sento torrente in piena fin che la mano ed il cuore non trovano l’ ultimo punto a fermare i pensieri. Capiranno là fuori?