Guardare dietro, guardare avanti

Abbandonare il passato, abbandonare il futuro.

Vivere il presente.

Il passato: ciò che siamo stati, la scuola di formazione

Data da errori, vincite, perdite.

Ciò che ci lega e ci tiene stretti al nostro territorio, alla nostra nascita.
Il passato. Il rischio di fossilizzarsi

Sulle occasioni perdute, le parole non dette,

Gli incontri mancati.

Il futuro: ciò che ci auguriamo di essere,

Le aspirazioni in testa che cercano la luce.

La volontà di guardare noi stessi

Con occhi intrisi di utopiche speranze.

Il futuro. Una propensione pericolosa

Verso ciò che per noi è, in parte, ignoto.

L’ansia della prestazione richiesta, la ricerca dell’eccellenza.

E’ bene essere riguardevoli,

Prima che passato e futuro, in un baleno,

Si trasformino in Scilla e Cariddi, in catene.
Ci divorino, ci costringano all’immobilità d’azione.

Vivere il presente.

Confermando a noi stessi, vittorie e sconfitte.

Consolidando i colori del nostro temperamento,

I più cupi e i più luminosi.

Accettando la sfida della vita, continuando a interrare i semi

dei nostri progetti, avendo la caparbietà di coltivarli con cura.

Il presente non si mostra,

Come un isolamento,

Bensì l’occasione di concentrazione.

Muovere la mente

Al proprio trascorso, per ricordo;

Al proprio avvenire, per mantenere acceso il lume

Della volontà di crescita.
Siamo ciò che siamo

Nel momento in cui prendiamo atto

Della nostra corporeità,

Della nostra individualità.


 

Papà

 

Immobile di fronte a me,

Lo sguardo penetrante, interrogativo.
Mi guardi e non fai niente.

<<Voglio rimanere qui,

qui dove c’è casa.>>.

Chissà quali sono i tuoi pensieri.
Ti muovi.
Lo strofinio delle nostre guance;

Per la prima volta il mio animo

A contatto con il tuo.

Elettricità che vibra,

Una stretta ai polmoni,
Il respiro ansioso che si placa.
La mia solitudine

Colmata in un abbraccio.


 

Affollamento emozionale

Temo gli uomini.
I contatti sociali.
Le battute e le risate.
Gli estranei.
Chi mi stringe in un abbraccio.
Le emozioni improvvise.
L’incomprensibile.
Temo il deteriorarsi dei tessuti mentali.
Temo il mio cuore, palpitante,
Il suo rimbombo nella scatola cranica.
Temo gli inizi e le conclusioni.
I litigi.
Le lacrime.
I palmi morbidi sulla mia pelle.
Tremo.