Alba notturna

Onde calde di nascere d’albe

nell’istante d’umano silenzio

poggia un tocco d’amor clandestino

sulle labbra ancora di letto

e un sorriso appare sul viso

mentre respiro pensiero di te.

Dal piacere di un corpo che sogna

sento mano rapace che sale

sento i battiti portare l’affanno,

spento il cuore da artigli animali

come un morso ad un frutto maturo

quando perde il suo sangue di polpa.

Un sipario velluto antracite

scende lento in un brivido buio

e nel vuoto burrone di nulla

il mio giorno si infrange nel tempo

in cristalli spezzati di vita

lascia tracce di puro silenzio.

 

Sopraggiunge la notte nell’alba.


Eternità

Solcando un mare di legno chiaro

navigano velieri dal ventre di balena

rinchiudendo ori antichi dal sapore di cacao.

Tra penombre disegnate in demoniaci ripostigli

dalla luce appen scheggiati solo all’alba e a mezzogiorno

in quei mari prosciugati da speranze mai sopite.

Sopra il letto del capitano

gocciolante di salinità marine

giace corpo di sirena,

viva

sotto il velo di carezze d’uomo.

Nel suo orecchio son porte le parole messe in rima

da una voce rovinata da tempeste nell’oceano.

Tra freschezza di lenzuola scendon squame di violetta,

scendon lente nella presa di sferette d’oro nero.

Morde il dente acuminato di pesce angelo innamorato

e ne afferra adesso un’altra tempestata di smeraldi

dal colore dei pistacchi.

E la porge voluttuosa tra le fauci del pirata.

Bacio eterno nel sapore di acquatici respiri

nelle umidità profonde delle bocche di coralli.

Sotto eterni schizzi vivi

son gli amori innaturali.


Siamo

E tu mi chiedi di scrivere di noi

ma come posso?

Immenso il fiume sotterraneo che scorre nelle vene,

dolcissima linfa di gelsomini

che succhi quando strappi

e di sensi il profumo di mattino

e l’abbraccio della notte

tra le stelle sui mantelli di un mago illusionista.

Sei tu,

sono io

e basta,

e tutto.