Gioco infantile

In fretta, in fretta! In ogni dove e in ogni quando che sia il tuo riso o il tuo bel canto…Salta, salta! Come se stessi giocando alla “campana”, tira un sasso e la mossa sarà ardua, tira un altro sasso e alla meta sarai arrivato…Ore che si rincorrono (misto di luce e ombra), giorni e notti dai contorni sbiaditi, persi in un confine sottilissimo, stagioni che si rincorrono e a rimpiattino giocano. E poi palliativi, nonsense, transeunte cose…triste aporia! Stanca, ah, come sono stanca! Degli obblighi spesso autoimposti, dello stress del vivere quotidiano: presto o tardi e poi, tanto, tutto è uguale…Giro-girotondo…ma tu dov’è che sei? Ohi, ohi come ti vorrei qui accanto quando tutto è solo un pianto! Tu, come un’ombra rassicurante che si allunga al mio fianco, tu, come acqua di sorgente a placare la mia sete ardente, come da un bicchiere, io a sorsi ti berrei fino a togliermi il respiro! Ma no, non ci si può abbandonare alle cose che da noi soltanto non dipendono: non posso perdere la testa credendo che ciò che io ho dentro, per analogia viga anche dentro di te. Ed è pur vero che, strana legge della vita vuole che, si goda appieno solamente di ciò in cui ci si abbandona! Allora prendiamo insieme un gessetto e tracciamo un segno sul quel muro che ci ha visto nascere, crescere e poi ammiriamo il nostro disegno…Inseguiamo il nostro sogno sorridendo, meravigliati di tutto, stupiti di nulla mai, senza chiederci dove stiamo andando…e non per timore, bensì perché sappiamo bene di non poterlo sapere!


 

L’attesa

Mi rivedo immagine passeggera persa in un giro immortale, di lacrime crescenti che affogano in sorrisi tristi e parole taglienti come coltelli affilati che mi danzano nella testa. “Ti voglio un gran bene” – mi dicevi – “Altrettanto” – io oggi ti ripeto – che mai come in questi giorni i miei sentimenti mi sembrano tanto chiari. Un amore sincero e tanto grande che non so da dove nasce e che so solo donarti: grazie a lui siamo partiti per questo nostro viaggio, ma, se alla meta io, senza fatica, sembro già arrivare tu stanco e confuso ti sei, invece, accovacciato a metà strada a rimuginare sul percorso che ci siamo lasciati alle spalle e mi guardi incredulo mentre io mi allontano chiedendomi perché adesso non riesci più a rimanermi accanto…E io delle mie belle parole non so proprio cosa farmene se non ci sei tu al mio fianco ad ascoltarle! E vivo nella tremenda paura di rivederti un giorno solo per dirti addio, adesso che un arrivederci mi ha spezzato il cuore. E temo di guardare in faccia alla realtà, tant’è che chino il capo per evitarla e aspetto che la ferita si rimargini e non mi faccia più spavento la sua vista…Piccolo mio, tutto passa e tu mi rimarrai accanto come ora anche quando saremo lontani, e ricorda che nulla è più difficile da ottenere di quello che non si vuole veramente…Io attendo e quest’attesa, come tutte le altre che ho vissuto, non farà che rendere ancor più sublime il rivederti, e il prenderti per mano sarà come sempre bello, e i tuoi baci e le tue carezze avranno il solito sapore dolce di sempre, di un sempre che continuerà ad essere vivo, che continuerà a vedere albe e tramonti perche sarà ambito, voluto e goduto anche se teneramente spruzzato di pioggia.


 

Con gli occhi aperti

Dobbiamo andarcene liberi come pesci nel mare o come stelline nel cielo, mentre questo nostro amore rimane la spiaggia dove di tanto in tanto ritorniamo, con l’impazienza dei bambini e la rassegnazione dei grandi. Tu lì ed io qui ed ora, come il “Piccolo Principe” a contare i giorni, le ore e i secondi: avvolgendo gomitoli di sogni e riponendoli in cassetti separati, nel timore che fondendosi mai si avverino! E vorrei tanto chiudere gli occhi sulla mia vita che, spesso, me li ha tenuti aperti su cose che mai avrei voluto e dovuto vedere…E vorrei legarti a me con catene d’acciaio e mai liberati, accanto a me ti voglio! Persi nei cicloni che ti lasciano senza fiato, nei giorni che il sole non saluta, quando la sera scende presto ed io guardo case e chiese rincorrersi da un finestrino umido e dentro mi porto ancora un poco del tuo calore…E il tempo passa irrisorio su di noi e su quel che ci portiamo dentro, le parole non sono altro che briciole di pane che il vento spazzerà via, perché niente è per sempre! Ma adesso io ti guardo e so che non puoi più mentirmi, abbiamo riso tanto assieme e qualcosa abbiamo costruito…ed ora ti lancio una sfida e anche se tu mi colpisci forte, io non mi arrendo e delle ferite non mi curo: io ti guardo schietta negli occhi sperando che tu regga il mio sguardo e mi dica che mai avresti pensato di trovare tanto amore dietro l’angolo, che mai ti sei sentito tanto amato, che mai cambieresti me con qualcun’altra, che mai, e poi mai, potresti desiderare nient’altro che non sia io!