Morire dentro

Passano fra i ritagli del tempo,
ore che come macigni pesano sulla vita.
Morire dentro.
Quando la testa
ti dice lascia stare, non mortificare il tuo cuore,
e tu puntualmente ti lasci guidare
dal turbine dell’amore,
che tanto male fa ad un povero e sensibile cuore e
intanto muori dentro,
passo dopo passo
e non c’è niente che ti dà conforto.
In lontananza odi il profumo dei suoi dolci Baci
e rivedo te su quegli scogli,
lontano dal cuore e molto vicino all’anima
e intanto tu muori dentro
perché non sai sperare.


io e mia nonna ( a nonna Eugenia con affetto)

Cara nonna,
ti scrivo queste parole perché il ricordo che ho di te impresso indelebile nella mia mente, si infrange con la realtà che vedo davanti ai miei occhi. Chi immaginava che una donna forte come te potesse ammalarsi, che in un attimo tutti i tuoi ricordi su di noi potessero cancellarsi, come in pc quando non salvi il documento. Ti vedo fragile smarrita, tu che eri forte, che non ti alzavi mai dopo le otto, tu che mi nascondevi la ricotta che mi piaceva tanto, tu che mi regalasti la prima bicicletta, tu che cucinavi per tutti, tu che avevi “un bicchierino” pronto per tutti.
Ora di quella donna non resta che un corpo appesantito dal tempo, una mente che naviga in balia di una tempesta, e a me non resta che guardarti da lontano col cuore affranto per le cose che non ti ho detto e che tanto avrei voluto dirti, per il tempo che ho sprecato senza venirti a trovare, per tutte le volte che ti avrei voluto abbracciare come facevo da piccola e non l’ho fatto, per tutti i sogni che avevi per me che non sono riuscita a realizzare, per tutte le volte che avrei dovuto sorreggerti e non l’ho fatto e ora che vorrei parlare un po’ con te, sentire i tuoi racconti, tu non sai più chi sono. Ma io lo stesso ti appoggio la testa sulle gambe, per sentire la tua calda mano che mi accarezza i capelli e mi rivedo bambina, quando mi bastava un tuo sorriso, per essere felice nonna.
Quale dolce donna si nasconde dietro la parola nonna, tu che rappresenti per me la mia gioventù, di quando mi tenevi in braccio sperando per me una vita migliore, tu che mi toccavi il cuore con le tue parole, sagge e piene di esperienza, tu che mi davi una pacca sulla spalla quando sbagliavo, che non giudicavi quando ero in difficoltà, tu che mi amavi senza chiedermi nulla, tu che sapevi donare senza ricevere. Nonna sei un grande dono come l’amore che ho per te.


Capitani coraggiosi

Siamo capitani coraggiosi
Uomini che in balia
di una tempesta
Restano sulla nave
anche quando cola a picco,
ci vediamo privati di sogni
e speranze proprio
come il capitano della nave
Che vede infrangersi
tra le onde
il sogno di vedersi salvo
Siamo sempre
In tempesta con noi stessi,
fingiamo un benessere
che non abbiamo pensiamo di essere
dei capitani coraggiosi e
invece siamo solo dei codardi,
uomini senza anima zombi viventi
che pian piano muoiono
dentro ogni giorno di più ,
Allora diventiamo
capitani coraggiosi
in balia
delle nostre
tempeste interiori
per vincere
questo oscuro male
che colpisce
l’anima e non
la lascia più
che come un demone
rifiorisce
quando pensi di averlo superato
che ti fa pensare
che tutto è perso tutto
è finito che nulla è più come prima
Ma io sono quel capitano coraggioso
che fa di tutto per portare
a riva la sua nave
che combatte contro le onde e
il mare in burrasca pur di salvare
i suoi marinai ,
così ti vorrei salvarti
anima tormentata!!!!!