Ragnatele di fuoco che infiammano il cielo,

i nostri corpi distesi su un letto di dubbi,

una notte distratta ed un ritmo perfetto…

Anime in estasi per un incastro di cuori,

incatenati a un destino che non sente ragioni…


Lei era un Angelo e lui questo non l’aveva capito…

com’era possibile?

Aveva imbrattato le sue Ali con macchie di superficialità e banali bugie,

l’aveva fatta piangere lacrime di dolcissimo smarrimento e disincanto…


Ho sbattuto la porta,ho sfidato i tuoi limiti,

i tuoi sorrisi ostentati, la tua sicurezza,

crollata come un castello di carte.

Attimi eterni per un inferno annunciato,

avevi tutti il tempo che avevo deciso di darti,ora sei qui

disarmato, disarmante…

Baratteresti ogni tuo principio e ogni tua convinzione,

parole sterili per troppo tempo attese,

promesse inutile,nulla da perdonare..

Ti sto guardando ma ho smesso di vederti…