Ali per volare
…e poi ci sono quelle persone forti,
provate dalla vita,
quelle persone che sono cadute e hanno imparato a rialzarsi,
sempre più forti e coraggiose…
quelle persone difficilmente si appoggeranno a qualcuno…
e se lo faranno é perché vedranno in quel qualcuno
tutto ciò che hanno cercato nella loro esistenza…
ma é proprio in quel momento,
di totale abbandono e sincerità,
di totale assenza di maschere,
nella più assoluta fragilità e semplicità
che scopriranno quanto fa male cadere dall’alto…
perché non sarà mai un nemico ad affondarle…
ma chi ha in pugno il segreto della loro felicità…
chi ha rubato loro fiducia e abbandono…
Abili nel rialzarsi
lo faranno,
si cureranno le ferite,
metteranno insieme i cocci del loro cuore
i frammenti dei loro sogni infranti
metteranno tutto in fondo ad un cassetto
e lo richiuderanno..
e andranno avanti…
Anime sole, guerriere fino in fondo..
andranno avanti…
certe di avere ancora altra forza, altri sogni, altre speranze…
comunque sia andranno avanti
lasciando dietro tutto..perché tutto é in realtà niente…
E le persone che hanno ancora sogni da tenere per le mani
hanno ali per volare…
E chi sa volare
anche da terra,
anche se ferito,
spiccherà il volo un’altra volta
…e le cose che sembravano grandi
si faranno via via
sempre più piccole…
Chi sa volare
toccherà il cielo,
prenderà una stella…
e tornerà a sorridere…
La chiave della Vita
Il Suo abbraccio
di sole, mare, sabbia e terra
calore, coraggio
profumi, canti e spazi incontaminati
l’accolse.
Le fece vedere l’infinito e ancora oltre…
Le fece incontrare la sua Anima…
E quando lei pensò che fosse per sempre
Lui la respinse,
la rimandò nel suo mondo.
Quanto smarrimento…
Ma lei non conosceva l’infinito prima d’allora
e Lui glie lo fece toccare, sentire, vivere
così che lei potesse
con gli occhi del cuore
trovarlo
viverlo…
Le fece vedere quello che la sua Anima voleva.
Le fece vedere ciò che lei voleva.
Poi la lasciò.
L’aveva preparata,
le aveva insegnato,
le aveva regalato una parte di sé
in modo che lei sapesse cosa doveva cercare
in modo che lei sapesse come riconoscerlo.
In modo che lei sapesse come riconoscerlo…
La corsa di Samir
Correva scalzo Samir,
su quella terra polverosa e rossa.
Correva tra le rovine del vecchio mondo perduto.
Correva tra i profumi di fiori d’ibisco.
Correva tra i panni colorati stesi al sole
e al vento caldo del deserto.
Correva col cuore felice e le gambe svelte.
Corre ancora Samir,
col ricordo lontano
di tempi in cui non v’era divieto di sogno,
un tempo in cui anche gli aquiloni potevano librare il loro volo
un tempo in cui la vita sembrava facile.
Samir, il volto stanco, le mani consumate, i sogni infranti…
Corre ancora Samir,
per scampare a quella morte che,
però,
troppe volte
vergognandosi
invoca.
Corre Samir,
tra le bombe
tra il fumo
tra le rovine
tra le urla di uomini impazziti,
tra le urla di un mondo impazzito.
Corre Samir…..
e urla
Urla insieme al mondo che sanguina
e da troppo tempo urla
un bisogno
di pace
di equilibrio
di rispetto.
Corre Samir,
il bambino diventato vecchio,
corre senza aver visto finire quella terribile guerra
quella guerra che giorno dopo giorno tutto si é presa.
Corre Samir…
e che dolore, offesa, umiliazione, violenza, morte
abbiano almeno tribolazione nel prenderlo.