Poesie
Calaviolina (Toscana)
Il suon di una conchiglia
incanta il paesaggio.
Alberi prorompenti sulla spiaggia
e mare selvaggio.
Sembrano fratelli,
l’uno parte dell’altro,
che giocano scalmanati
a imbrattarsi di sabbia.
L’onda che si infrange
è dolce al mio sguardo
che pare la carezza
di un ragazzo.
Quale emozione potrà mai suscitare in me
se non un ardo brivido
nel saper che son amata da qualcuno?
Ed il sol che s’incammina
sulla strada del ritorno
è il nostro amor che un giorno
potrò così ricordar
Mattino
L’aria frizzante
pizzica le labbra.
Un lieve venticello
si diverte a danzare
con un ciuffo di capelli.
I raggi del sole ancora assonnati
rischiarano le gocce sul prato
donandole l’aspetto di perle d’avorio.
Polvere di magia
posa i soffioni sull’erba
e il ruscello scorre lesto a valle.
Lievi voci d’uccello
si esalano tra le foglie degli alberi,
dando inizio al risveglio della radura.
e il mio passo si immette piano nella natura …
Neve
Gli angeli alati
vuotano le cesta
vestono i prati
di petali a festa
Un dono di Dio,
l’abito da sposa
alla terra, il disio
di vederla maestosa.
Germoglio
Rami aggrovigliati,
scuri e sterili
si protraggono a rete verso il cielo;
su ogni estremità
un germoglio,
che conserva il rigoglio del futuro.
La lacrima perduta
Una lacrima mina di uscire
dal calice dei miei occhi
dove risiedono i miei sentimenti.
Gonfia, cade cieca al suolo
e disperde l’acqua dalle tinte screziate.
Tempo
Tempo.
aria incontenibile nelle mani.
Tempo.
passeri che non arrivano al domani.
Tempo .
pianto di nostalgia.
Tempo .
foglie che volan via.
Tempo.
rimpiangere i giorni passati.
Tempo.
sogni ormai consumati.
Tempo.
nebbia fitta autunnale.
Tempo.
ultimo secondo fatale.
Tempo.
aspettare una speranza perduta.
Tempo .
accorgersi della vita vissuta.
Tempo .
soffocare un pianto improvviso.
Tempo .
avere il cuore reciso.
Il fiore della solitudine
Desolato,
in un prato spoglio,
il fiore dai petali cerei.
Dal terreno brullo
affiora lo stelo ispido
offuscato da un filo di nebbia.
Nell’aria aleggino
il sonno e la veglia
che inscenano una danza lenta.
Il luogo più remoto della mia anima
si rivela davanti ai miei occhi.
La ballerina
Esce e si posa al centro del palcoscenico,
timida, come un cigno che esce dall’acqua.
La delicatezza delle prime note
le solleva le punte dei piedi
e con piccoli passi alla volta
si avvia come una piuma sull’acqua.
Si avvolge in qualche sporadica piroette
come una farfalla col bozzolo
e poi finalmente si lancia in volo
sulle ali del tempo sospeso,
verso un orizzonte senza fine.
Ispirazione
Dopo giorni di usuale cammino
nuvole si addensano sulla rupe del mio cuore.
Gli uccelli accorrono al loro nido,
le lepri si rintanano al tepore,
ma io resto ad attendere l’ispirazione.
Tutto tace in un momento
e si fa immobile anche il vento,
una goccia ribelle
sfugge alle immense braccia del cielo
e dà inizio alla pioggia,
che riversa su me rivoli di pensiero.
Passeri in volo
Chiudo gli occhi
poco prima di dormire
e vedo il sole
infiammar l’orizzonte.
al calar dell’imbrunire.
Io, passero
sono su un ramo
insieme ad altri.
D’un tratto si cercano, agitati
si mettono a coppie,
maschio e femmina.
I primi prendono il volo
seguiti da altri,
nessuno è più solo.
Io grido: “Aspettatemi!”e spiego le ali,
non riesco, riprovo, non cedo ai rivali;
ma sento una corda legata al collo,
mi tira, mi frena, mi usurpa il controllo.
Allora piango disperata e delusa,
non riesco a capire, la vita mi ha illusa?
Quando alzo lo sguardo per cercare qualcuno
mi accorgo che ormai non c’è più nessuno.
Solo punti neri sugli ultimi brandelli di fuoco,
e l’oscurità incombente
che lascia di me solo un ricordo fioco.
Il bacio
Lui con le mani
le cinge salda la vita.
Lei con i capelli
gli sfiora le dita.
I loro occhi s incontrano
a mirar la bellezza
che madre natura
promise in giovinezza.
Lo sguardo si posa
sul frutto invitante
e tra loro spazio si fa meno distante.
mordono quel frutto dal gusto proibito
provando un assaggio dell’infinito.