ImmagineNato a Napoli nel 1957, vive e lavora a Tito (PZ). Figlio d’arte, si è diplomato all’Istituto statale d’Arte di Potenza, ha frequentato” l’accademia delle belle arti di Napoli, interrompendo gli studi, per motivi personali, ha però continuato a studiare da autodidatta, approfondendo il periodo delle avanguardie del 900, in particolare il “Dadaismo” ed il “Surrealismo”. Affascinato dalla genialità di Duchamp, Picasso, Carrà, Dalì, De chirico, ecc. Si è dedicato alla ricerca dell’aspetto onirico dell’immagine come ponte tra l’inconscio e la realtà. La sua produzione trentennale va dal figurativo al concettuale, passando per il dadaismo, il surrealismo, il naif, in una continua ricerca di rinnovamento ed originalità, che contenesse il tutto. Artista atipico fuori da ogni schema precostituito, ama sperimentare sempre nuove tecniche e materiali, miscelando le varie discipline con fantasia ed originalità. Avvicinatosi alle correnti concettuali post-moderne, ha trovato la sua personale sintesi tra realtà e l’immaginario in un articolarsi di simbologie metafisiche, che conferisce alle sue opere un alone fiabesco. Il suo desiderio di rinnovamento lo spinge verso scoperte sempre nuove, distaccandosi dalle tematiche accademiche, dalle discipline pittoriche tradizionali, cerca altri spazi creativi, dinamiche provocatorie, tematiche irriverenti, in cui trasmettere emozioni e sensazioni di pathos, che muovendo dal microcosmo dell’Io vanno al macrocosmo dell’essere.(Dall’ombelico all’universo), personalizzando la realtà in un succedersi di visioni oniriche. Le suggestioni cromatiche, morfologiche, simboliche, celano un mondo nascosto, che ha origini visionarie, in cui tutto è possibile. Pittore, scultore, poeta e scrittore, spazia attraverso le diverse discipline nel tentativo di dar corpo ai pensieri più reconditi, idealizzando un universo fantastico, nel quale ricostruire altre narrazioni diverse, e nuovi mondi possibili. Nel periodo(dal 2000) in poi, la sua ricerca è stata proiettata verso la tridimensionalità spaziale. Con l’invenzione delle bacheche quali espansioni interpetative, è derivata una nuova formula di espressione artistica ,che sintetizza ed integra, pittura, scultura e assemblaggio, in un’unica visione, che diventa la dilatazione del quadro tradizionale, verso una dimensione più piena, quasi fossero pezzi di vita e di storie, fermate sotto vetro. Potrebbero essere definite come scatole d’esistenza, in cui sono fissate presenze discrete e silenziose, in uno spazio temporale utopistico, proiettate in un atto evolutivo che fa presagire il suo logico sviluppo successivo. Dal 2010 Sperimentando nuove tecniche compositive, di una creatività scultorea fuori dal comune. Dario ha polemicamente tentato di dimostrare, come anche i sassi del mare, possono provocatoriamente, divenire oggetti d’arte. L’artista, schivo e pigro, ha partecipato a pochi eventi collettivi, evitando, gare a premi, e mostre organizzate, preferendo il lavoro silenzioso dell’artigiano alla ribalta dei salotti pseudo-intellettuali, o alla vetrina espositiva del proprio intimo sentire. Ha talvolta presentato mostre personali, patrocinate dal comune della città di Potenza, in particolari occasioni con eccellenti critiche, esponendo anche in gallerie d’arte su Roma con ottime critiche e recensioni.

Come scrittore e poeta, non ha mai pubblicato, per una sorta di pudore, ritenendo le sue opere, troppo intimistiche. (Malgrado una notevole produzione, di poesie, romanzi, fiabe e racconti in prosa). In quanto, il suo bisogno di scrivere è dovuto più dalla necessità personale, di fermare un momento, che alla volontà di svelare il proprio mondo. Questa percezione disincantata e visionaria della vita, che emerge nelle sue poesie, vuole essere il presupposto di un osservatorio diverso, un alternativa alla piatta realtà in cui ciascuno trova le giuste corde delle proprie emozioni. Il suo stile, ricercato e originale, giocando provocatoriamente con le parole, tocca temi profondi con la leggerezza dell’ironia, raccontando l’umana frustrazione della caduca condizione esistenziale, in cui tutto è mutevole, contraddittorio, incoerente, in cui si svelano le lacune emotive, che viviamo nei nostri sentimenti.