Resti

 

Piovi

Dai ricordi in giù

ancora sui miei oggi

Acqua sei

Io vetro.

Appanni la mia vita.

 

Cencio

Ti vorrei trovare

a brandelli sciocchi

Sotto il sole

Appeso

 

Inutilmente stretto.

 

Al ceppo

dalla mia memoria.

Resti

 

Piovi

Dai ricordi in giù

ancora sui miei oggi

Acqua sei

Io vetro.

Appanni la mia vita.

 

Cencio

Ti vorrei trovare

a brandelli sciocchi

Sotto il sole

Appeso

 

Inutilmente stretto.

 

Al ceppo

dalla mia memoria.


Tedio

 

Calma piatta sul viso.

Tra i solchi si aprono pieghe
ben stirate da soffi di eventi.
Uragani di laconico tedio
non sollevano polvere
E non fanno notizia.

Nelle mani conserte
i rosari pesanti mi sgranano
spigoli.
Ne ho le dita ferite.

La miccia mi avvolge.
Ma è sepolta da avanzi e detriti
masticati di vento.

Inesplosa,
scava enormi crateri

Un inutile vuoto mi accoglie.

La mia voglia di consunta sposa
precipita giù.


Sfinge

 

Mi hanno insegnato a guardare la vita

a braccia conserte.

Ma io mordo nei sogni il suo gusto

e ne dondolo i fili

dosando il respiro.

 

Mi hanno obbligato a chinare lo sguardo

davanti a orizzonti lontani

e a due occhi virili.

Ma io vedo oltre i confini consunti

di una grigia sottana.

 

Mi hanno indotta a obbedire in silenzio

agli istinti di altri.

E a nascondere i miei.

Ma più inerte vi sembro al di fuori

più in profondo la vita mi scava.

 

Mi hanno tolto parole e opinioni.

Ma il dissenso che mi porto dentro

impedisce a chiunque di entrare.

 

Ho buttato la chiave tra ortiche e pensieri.

Non frugar tra i miei cenci,straniero,

che puoi farti male.