VIAGGIO VERSO L’IGNOTO

( Alzheimer )

Sù, strade
tutte in salita
camminano:
un viaggio
verso l’ ignoto;
tra figure sconosciute
fantasmi.

Soli nel delirio
con un bagaglio
che man mano
si perde.
La memoria tradisce:
né riferimenti,
né ragione consolano,
se non l’amore
di chi resta.

Il tempo
un’ ossessione;
un dolore che cancella
togliendo ogni cosa.
Sospeso è il giorno
nel volto, dove…
Si specchia, la paura!


IL DOLCE TUO PROFUMO ( a Fefè )

Oggi svuoto i miei occhi
dal dolore e li riempio di Te…
E non piangerò
quando mi farà male
il cuore, perchè
è nel mio cuore
che Tu sarai.
Così il cielo
si unirà alla terra:
un ponte le nostre anime
in unisono , libere.
E la tua voce
sarà nella mia bocca;
i tuoi sogni i miei.
Forte tornerà in me
il tuo coraggio
la tua voglia di vivere.
In una silenziosa alba
in un caldo tramonto
sentirò il bacio dell’ora
e il dolce tuo profumo
che mi accompagneranno
con il canto giovane
della tua vita.


ATTRAVERSO UN VETRO OSCURO

E’ lì, il Bornéo :
una foresta fluviale
una piramide di tronchi.
Alberi inermi
caduti ad uno ad uno
estirpati lasciano
calvizia di pianure:
campi di calcio
calciati in un minuto.
Smarriti, in agonia
piccoli esseri persi
nella mano dell’uomo.
Vana è la speranza;
senza speranza restano
in anguste grigie gabbie
maestosi Orangutanghi.
Lì, fermi trofei
di un gioco beffardo
che deride la vita.
Una coltre di nebbia
e silenzio aleggiano
sull’urlo disperato;
sul giorno, che
attraverso un vetro oscuro
muto, resta a guardare.