Io e te

“Amore esco”. Mi chiudo la porta alle spalle, scendo le scale, e sento i nervi di mia moglie mordermi la gola, sto per piangere… Ma non sono triste per averla ferita, in realtà, Il mio unico pensiero è: Lei, la donna da cui sto per andare.

Salgo in macchina, e quel nodo alla gola non va via… Allento la cravatta, mi sbottono il colletto; sono le ore ventidue, e mi sono reso conto di essere ancora in tenuta da ufficio, non importa! e dopo questa sciocca considerazione spingo l’ accelleratore.

Eccomi arrivato, ore ventudue e quindici, vecchio molo, una ragazza stretta nella sua mantella lanosa guarda il mare nero, su cui la luna coraggiosa si specchia.

Come ogni notte rimango in macchina, ad osservarla da lontano, quanto è bella! È il mio modo di vegliarla, quando ami in maniera infinita qualcuno è cosi: ti basta baciarlo con gli occhi, senza toccarlo cosi da non avere paura di fargli male.

Quella sera la ragazza sembra più triste del solito, quanto vorrei mi confidasse i suoi problemi! le starei vicino con tutto me stesso… Anche se non so se troverò mai il coraggio di dirle che esisto.

I miei pensieri vengono bruscamente interrotti da un rumore assordante, qualcosa picchia violentemente il vetro della mia macchina, piove! Ma la mia donna non si muove rimane li passivamente, sono convinto sia perchè creda di essere entrata in empatia con il cielo.. Adesso piangono in due.

Basta! Scendo dalla macchina, apro l’ ombrello, ed esitante mi avvicino, delicatamente la riparo, lei si volta di scatto, mi guarda e mi sorride: “Buonasera, sapevo che sarebbe venuto anche oggi

Signore”; io sorpreso le rispondo “tu sapevi…. Lara? Ma come!? In ufficio sei sempre cosi distante… Io ti guardo sempre da lontano… Mah ! La tua intelligenza mi sorprende sempre di piu…

Come stai tesoro? Questa mattina al lavoro non c’ eri ….e quel vecchio lupo di tuo marito Maurizio mi ha detto che sei incinta!” Io rido, lei abbassa lo sguardo e mi risponde, “Già….. Lui non mi capisce come mi capisce lei…”. Le chiedo perplesso, “Cosa te lo fa pensare?” “Lo vedo dal modo in cui mi guarda, dal modo in cui mi parla…” io la interrompo, e con tono autorevole le dico” Lara tesoro, guardami… Maurizio sarà anche un mattacchione, ma ha un cuore d’ oro e sono sicuro che se ti lascerai guardare senza vergogna, come fai con me, sono convinto che ti capirà! Ti ama tantissimo, ed è uno dei migliori avvocati della squadra! e con te forma una coppia perfetta, sia nel lavoro, che nella vita… Cos’ hai piccola?”. Mi risponde impaurita “E se non riuscissi ad essere una buona madre?”. “Non dire scioccheZze!” La rimprovero, Sei giovanissima, due lauree, una carriera brillante, troppo intelligente, troppo sensibile, troppo tutto… Cosa può desiderare di più un bambino?”.Mi guarda negli occhi, io la afferro la stringo a me, e le dico: “piangi bambina mia con tutta la forza che hai…” All’ improvviso, tutta la sua compostezza e timidezza svaniscono, e si sfoga, con tutta la rabbia che ha dentro…. E certo essendo stata abbandonata dal padre da bambina è normale che abbia il terrore di avere un figlio, di amare incondizionatamente suo marito!… Di fidarsi ciecamente di lui… “Vieni” le sussurro, e dolcemente la spingo verso la mia macchina, la faccio sedere nel sedile posteriore accanto a me, stringendola forte al mio petto. Ad un certo punto sento che le forze stanno per abbandonarla…mi accorgo che dal basso ventre le esce del sangue…

No, non può essere! Ha tentato di abortire con una lama! Ma come ha fatto? Come diavolo ha fatto A resistere a tutto questo dolore, nel corpo e nella mente?

Senza esitare, mi precipito al posto di guida…è l’ una di notte, la donna, che ho sempre amato rischia di morire…. Arrivata al pronto soccorso viene operata d’ urgenza, io rimango lucido, col fiato sospeso in compagnia della mia solitudine. Il medico esce dalla sala operatoria, sguazzando nella sua pozza di sudore “Serve del sangue…!” Il mio è compatibile, che “coincidenza” penso… Un’ ora dopo la trasfusione il medico esce, la ragazza è salva per miracolo, per il bambino niente da fare . L’ infermiera si siede accanto a me e dice :”dovremmo compilare un modulo, lei è un parente?” “Io con un vuoto dentro di me, e le fauci secche le dico :”Si, sono suo padre”. Sono riuscito a dirlo…

Quella donna di trent’anni è mia figlia.

Non mi danno ancora il permesso di vederla, non potendo allontanarmi faccio una telefonata non mi va di chiamare mia moglie, chiamo suo marito, sí :” pronto Maurizio, sono io! Il signor De Samtis”, il giovane mi risponde stranito ed assonato” capo! È venerdí sera! Sto per tornare a casa, serata tra uomini! Cosa succede?” Io con gli occhi chiusi gli rispondo “vorrei che venissi al policlinco, ho incontrato Lara per strada che non stava bene, meno male che passavo di lí….” Con la voce rotta dal pianto mi risponde” arrivo subito!” .

Mentre lo aspetto mi siedo, non appena suo marito sarà qui, me ne andrò; avranno tanto da dirsi…

Io posso aspettare.

Maurizio è li con Lara adesso, io sono in macchina, le mie emozioni sono congelate e come se fossero ghiaccio mi ustionano le tempie. Chiamo mia moglie, sono le quattro le dico che ho ancora da fare e di non preoccuparsi, lei mi risponde acida, nervosa e rassegnata… La capisco ma adesso non posso spiegarle, pensa che io abbia un’ amante… Ah! Io sono un Uomo queste cose non le farei mai… Le parlerò.

Fermo la macchina, scendo, suono il campanello. Mi apre una donna bionda, bellissima due occhi di vetro che risplendono non appena mi vedono. Non è mia moglie, è Lorena….

“Antonio, zucchero cosa è successo? entra sei distrutto!” Io le dico, ” Lory, la nostra Lara ha tentato di indursi un aborto, ora è fuori pericolo, Maurizio è li con lei”. Lorena mi guarda e sviene, la prendo in braccio, la stendo sul letto, e con dell’ acqua e zucchero la rianimo, non appena si sentirà meglio la porterò in ospedale da nostra figlia. Lorena si risveglia, mi fa una carezza sul viso per rassicurami, ci abbracciamo e restiamo in silenzio… E si Lory è stato il mio grande amore, abbiamo deciso di non sposarci perchè abbiamo messo la nostra carriera davanti a tutto, cosí dopo che ci siamo allontanati ho sposato Caterina, mia moglie, una donna che non ho mai amato… Adesso dopo venticinque anni le voglio un mondo di bene, mi ha dato due figli. Lory è rimasta incinta prima della nostra decisione di non sposarci, a me non ha detto nulla l’ ho scoperto dopo, che quella bambina dagli occhi smeraldo è mia.
Da quando Lara ha cominciato a lavorare per me, ho sempre avuto un’ indole di protezione verso quella ragazza, l’ ho amata da subito come se fosse una parte di me, non è mai stato un desiderio carnale, ma c’è stata un’ affinità troppo particolare da non esistere un aggettivo appropriato per poterla descrivere.

In questi anni, io e Lorena ci siamo sempre sentiti telefonicamente, ma mai visti, per evitare di soffrire. Tuttavia, l’ anno scorso ha chiesto di vedermi ,dicendomi che aveva bisogno di parlarmi, cosi mi ha confessato che avevamo una figlia. Sono rimasto sconvolto, ed ancora più turbato quando mi ha svelato che lavorava per me da anni; ho provato un profondo senso di rabbia ma vedendo il dolore negli occhi azzurri di Lory ho pianto con lei, come fanno due nuvole dopo che si sono scontrate tuonando. Da quel momento in poi, per non stravolgere la vita di nessuno ci siamo promessi di non cambiare niente, io avrei solo vegliato su Lara da lontano e Lorena mi avrebbe informato su qualunque cosa di cui nostra figlia avrebbe avuto bisogno. Mi ha raccontato che ultimamente Lara era depressa, cosi io in maniera discreta le sono stato accanto ma ovviamente non è bastato.

Comunque, Ora è il momento di agire e reaggire, sistemerò tutto come un Uomo dovrebbe fare, non so ancora come ma lo farò. Intanto io e Lorena andiamo in ospedale da nostra figlia, non importa per quanto tempo ci sia il gelo, il sole prima o poi risorge anche nei posti più freddi.