A casa

da una parte il mare
e poi montagne
di case, scolpite,
volto lo sguardo
verso orizzonti
di nuvole perse,
solitari si rincorrono
non raggiungendosi mai
mentre piovono
cade battente,
parlo continuo
ripeto confusione
parole stonate,
una parte sincera,
come la maschera
di chi la indossa,
il tutto non scritto
è solo il gesto
lontano, di chi
non sa ascoltare
ma capisce la vita
propria di amare.


ONDE.

Cavalloni di spuma bianca, / litigando
si rincorrono, / l’uno
con l’altro, sommergendosi / ad ogni
botta, / si lascian domare / da chi
mare non teme, / per andar
su e giù, / al ritmo
dei lor colpi, / che cessano
in rispetto, / incontrando madre terra,
e / come la folla di persone,
che / alzandosi ed abbassandosi,
/ crea la “ola” allo stadio, / loro
si innalzano e si inabissano, / inchinandolesi davanti.


Ansia.

L’ansia è
una libidine
porta via
l’allegria
affonda
interamente
corrodendo
internamente
fa battere
forte il cuore
senza dare
un po’ d’amore
lei si muove
insinuandosi
in profondo
blocca i polsi
e si trattiene
nelle vene
non fa bene
alla mente
strappando via
ogni espressione.