Immersione soffocante

Sguardo un pò perso,

sincero come le più candide e nascoste bugie.

Sei tu,

straordinaria e ingannevole creatura.

Fai bello il sorriso

a cattive intenzioni.

Sei come la più nera rosa

dalle spine velenose

e dal fulcro malato.

Splendida rosa,

che rende felice il più cadente degli animi,

con una bugia che lo rende fuori

dai margini della follia.

Che tu possa perdonarmi,

per aver fatto mia la vendetta

e tua la perdita a questo gioco.

Il paradiso mai vedrà il tuo sorriso,

ma il diavolo vanterà il tuo animo.

Il tuo animo dolce come miele rancido

e un sorriso

che nasconde aguzzi e cannibali denti.

Rimango immersa

nel sacco delle tue bugie,

che all’apparenza sembra amniotico,

per quanto dolce e accogliente sia.

Lentamente,

poi,

affogo.


Gelato tremitío

Stringo a me il freddo corpo.

Non risponde ai miei comandi,

sembra esser corpo d’un altra persona.

E come mai allora lo sento,

il freddo che lo contorna e lo gela?

Lo gela fin dentro le ossa,

tremite d’un familiar fremitio.

E allora dov’è l’umano calore?

Dov’è che l’affetto risiede?

Rimango muta e coccolo la mia carne,

aspettando.

E aspetto.


Cuori rumorosi

Imprimo sulla pelle,

questo inchiostro,

che parole non dice,

casino non fa,

ma arriva fino al cuore,

e fa a modo suo rumore.