CRISTALLI

E i cristalli brillano nella notte stellata

Affievolita con le nubi

La pioggia severa e i tuoi occhi

Sinfonia mistica per l’io

Confuso nell’attento e placido

Mare d’ottobre

Ove le barche stirano le pieghe

E gli amanti fanno l’amore.


STELLE

Di una Luna di Luglio

Ne ho fatto

Stelle.


IL MURO

Il muro sul quale

Poeti e naviganti

Hanno scritto

Screpolature inusuali

E schiene bianche distese

Sul letto al chiaro di luna

Mi rapiscono

Ed io per lei

Nel silenzio

Piango

Ridendo piango

Sarà la via all’alba

Tornerà da lui

In cima nel vento e alla neve

E qui con me

Il mare

Piangerà

Ridendo bevendo

Piangerà

E i muri sapranno di amori

Amori di aromi amari

Per non poterli non ricordare

Ed il mio andare

Sarà come restare confuso

Ridendo

Piangendo ridendo…


GRACIDANO I ROSPI NELLO STAGNO

Gracidano i rospi nello stagno

Saltellano di foglia in foglia

Come le cavallette nei campi di Luglio

Scrutano curiosi

Io

Addormentato all’ombra del melograno

Con in mano

Quattro granelli d’erba…


OPPOSTE DIREZIONI

Scelsi i gerani

più lieti per te

cercai le tue labbra

mentre stringevo

steli di affanni

abbracciati e distesi

con il focolare

che illuminava la stanza

tu scegliesti per me

brividi

inimitabili

prima di innamorarti della mia faccia

scegliemmo di camminare insieme

verso

opposte direzioni.


IL RARO RUMORE DEL RAMO MORENTE

Nell’ebbrezza di un abbraccio

Ecco i tuoi passi su foglie fragili d’autunno

Dall’altra parte s’ode

Il raro rumore del ramo morente

Di un fascino incline

Di un fiato soave

Dell’autunno che arriva

Avrà un posto in casa mia

La sua stanza è questa

E lei che ha attraversato la strada

Delle stagioni si troverà

A mietere la sua pelle

In mille abbracci

Nell’ebbrezza della brezza d’autunno

Mentre la campagna si colora

D’oro al tramonto veloce

Io odo

Il raro rumore del ramo morente.


AMAMI FINO A IERI

Osservo la pioggia settembrina

Tu profumi di caffè

Aria grigia come me

Finalmente torna a saltellare la brina

Ho comprato la legna da ardere

Leccio, agrume, e pigna

E il braciere li al centro della sala

E con i tuoi occhi amore

Hai acceso fuochi inestinguibili dentro me

Fortuna che ho freddo dentro

Bevo un bicchiere di Borghetti

Col ghiaccio bollente

E trattengo le parole

Che vorrei dirti

C’è da aspettare ancora un mese

Per estinguere questo mutuo d’amore

Se faccio primo

Amami fino a ieri…