Poesie
Da “Son solo affamata”
SETE
“Quasi spazzavo via me stessa
a tacere
il coro all’unisono
del cuore.
Ciò che non diciamo
è una pietra
su una terra arida.
Non d’angolo
è la pietra.
Sottile come la sabbia
su cui mi sdraio
cosa canto
non lo so.
Credi non ci sia più voce
ma sbagli.
Io muoio urlando
spirito
grida attraverso me
si frange
va e torna
distruttore
ma io ancora non ho capito
che riporta la vita.
Caldo e secco
scorrono gocce.
Ho sete
e ghiaccio sulla lingua
spero basti.
Io giaccio.
Non mi alzo in piedi
finché la tempesta sia passata.
Vorrei bere.
Di pioggia.
Di acqua fredda
che ancora non conosco
perché di lacrime
so già.
PASSO ATTRAVERSO
E’una rete
e in ogni nodo una storia
in ogni nodo una vita.
Mi fermo un momento
per capire
farmi raccontare.
Luce e ombre
porte chiuse e qualche lacrima.
E in ogni vita
scrigni preziosi mai aperti.
Per non rimanere impigliata
ho capito.
Per liberarmi
un corpo piccolo
ho creato.
Così sfilavo
me stessa
dalle corde strette.
Contavo.
Forse le ore
di un passato oscuro
del passato
dell’intero mondo
che da sempre era
da sempre è.
E pregavo
che oggi fosse
un pò di luce
e un vento
che spazzasse via.
VOCI
E se parlo
con una voce che non è mia
non rispondermi.
E se parlo
ascolta.
Se ti sembra solo rumore.
Non sono io.
E’.
E’ vento
foglie
profumo di terra
da cui nasce frutto.
E’mare
dondola con me
lascia che ci porti
dove il sole scalda.
Non temere
ciò che dico
non sono io.
E’pioggia che batte
su di me
è il silenzio
dell’inverno.
Non capisci
non importa
mente di uomini
noi siamo a volte.
Ma di cuore
ascoltami
mi trovi là
dove il resto
non c’è più.