Come l’alba nel tramonto

Stanotte ho fatto un sogno, un sogno di quelli che si ricordano.

Ero su un piccolo treno, di quelli del secolo scorso, a vapore e con i sedili di legno.

Il vagone era deserto, c’era silenzio intorno, solo il rumore del treno sulle rotaie. Dai finestrini,

su entrambi i lati, si intravedeva un paesaggio desolato, arido,alberi secchi, terra bruciata. Avevo la

sensazione che anche il treno volesse allontanarsi da quella atmosfera così cupa, oscura.

Non sapevo,non capivo. Mille domande, nessuna risposta. Lontano, all’orizzonte, si scorgeva

una piccola luce indefinita, confusa; il treno correva in quella direzione.

Una piccola anima inconsapevole e innocente, dormiva accanto a me. Troppo piccola per capire

ciò che accadeva. Dormiva, senza accorgersi di sognare, piccola anima,una nuova vita da vivere.

Il treno continuava la sua corsa, non sapevo dove ci stesse portando. Il paesaggio all’esterno

stava cambiando, il buio si era dissolto, la vegetazione sempre più rigogliosa, e quella luce

all’orizzonte ora brillava più luminosa.

Correva sicuro,senza esitazioni. Mi tornava in mente una frase copiata da un muro della

metropolitana, che mi aveva colpito e che ogni tanto rileggevo: “ Fai si che l’ansia e l’inquietudine

si dissolvano e abbandonino il tuo spirito. Lascia che il germoglio di una nuova consapevolezza

salga dentro di te. Lascia che il tuo corpo riprenda forza e chela tua testa sia invasa da mille

pensieri, nuovi e leggeri”.

Dormi mia piccola anima inconsapevole, dormi il tuo sonno innocente e profondo.

La vegetazione ai lati del treno ora era così fitta che i rami degli alberi più vicini sbattevano

contro le pareti della carrozza, provocando un rumore sempre più violento. All’improvviso il suono

stridulo dei freni, il treno rallenta la sua corsa, fino a fermarsi. Silenzio, totale, assoluto, irreale.

Sono sorpreso da questa sosta inaspettata, vedo il sole filtrare attraverso le cime e i rami degli

alberi, formando coni di luce rossastra e polverosa.

La mia piccola anima continua a dormire e a sognare, inconsapevole.

Decido discendere: Sono incuriosito da quella strana atmosfera, piena di luce soffusa,come

l’alba nel tramonto. L’aria è calda intorno, il grande faro del locomotore illumina i binari e la sua

luce si mescola alle ombre. Come l’alba nel tramonto.

In quel silenzio, inquietante e complice, intravedo una figura, cammina verso di me,lentamente,

passo morbido e armonioso: si avvicina, lunghi capelli scuri scendono sulle sue spalle, la copre solo

un velo, leggero e trasparente, occhi neri e profondi.

E’ un sogno! Ma sei in un sogno, ricordi! Oppure tutta la vita è un sogno, un sogno che comincia

e non si vede mai dove finisce.

Ora è di fronte a me, così vicina: Le sue labbra sono sulle mie, sento il suo respiro sul mio, il suo

cuore sul mio. Le sue mani mi accarezzano, non ho difese e forse non voglio averle. Mi perdo nel

suo abbraccio, sensazioni da troppo tempo dimenticate mi tornano alla mente, prepotenti e

dolcissime, e mi portano lontano, nel mondo dei sogni dispersi. Come l’alba nel tramonto.

So di avere dimenticato la mia piccola anima inconsapevole, so che dovrei tornare da lei,ma non

riesco. Dormi piccola anima, dormi e sogna i sogni più belli.

Il tempo si espande senza limite, all’infinito, incontabile, perché i sogni non finiscono in un

cassetto e non si fermano davanti ad un portone Così rimango immobile in quell’abbraccio

travolgente e confortante. Le sue labbra sono sempre sulle mie, sento ancora il suo respiro ed il suo

cuore che batte.

Sospesi tra cielo e terra, in silenzio, sospesi, senza parole. I corpi si sfiorano, le mani si

stringono. Sono nei suoi occhi, lei è nei miei, occhi che si parlano muti. Non ci sono parole, non c’è

bisogno di parole in questo posto, basta sognare.

Quanto tempo sia passato non lo so, un attimo, un giorno o una vita intera; il fischio del vapore

chiude quel magnifico buco nell’infinito, interrompe quell’istante di meravigliosa eternità, silenzio

pieno di sensazioni fragorose. E stacca le nostre anime inappagate. C’è poco tempo, ma sono ancora

là, di fronte a lei, le labbra si sfiorano, il cuore batte più forte. Avrei mille cose da raccontarle, mille

storie fantastiche da inventare per lei, storie di cavalieri e principesse, di stelle e di sabbia calda

sotto i piedi, di campi infiniti, di rose d’inverno,storie d’amore e di passione. Come l’alba nel

tramonto.

Ma c’è poco tempo, il treno fischia ancora alle mie spalle, e il suo abbraccio, disperato e

dolcissimo, mi stringe più forte. Una lacrima scende dai suoi occhi scuri, come gesto di amore

immenso e inconsueto. Ho paura di perderla in quell’attimo, vorrei portarla con me. La prendo per

mano, vorrei trovare le parole più dolci da sussurrare alla sua anima, ma non ci sono parole. Non ci

sono parole in questo posto, ricordi!

E la mia piccola anima inconsapevole dorme ancora, so che ha bisogno di me, più di chiunque

altro, so che non potrà essere altrimenti, so che sono qui, nel magnifico sogno della vita solo grazie

a lei. Dormi, piccola anima mia, dormi. Non aprire ancora i tuoi occhi inconsapevoli. Sogna tutti i

sogni più belli, c’è tempo per crescere.

Sogna, come l’alba nel tramontO…