Poesie
Lampi del cuore
Si può morire di parole
Si può giocare …
Si può spegnere nel mare
Una candela di cera
Di luce sincera…
Si può baciare un tremito
E da un bacio puoi trarre
Il sapore
Il tenue, tiepido calore.
Ma se lo agguanti
Il suo timido colore
Si disperde
Nei labirinti della mente.
Si può ostacolare con il vento,
Del mare il suo tormento;
Ma il graffiante sapore del sale
Non puoi far altro che assaporare…
Puoi lasciare andare
Segni e battiti…
Io scrivo poesie
Per intrappolare
E per sempre amare
Piccoli lampi del cuore
Da non dimenticare
Ma nel tempo fermare…
Una storia ingenua da raccontare
E un giorno mi sorprenderò
E capirò
Che per amare imparerò
Anche a tralasciare
Le note della notte…
Un’ amicizia presa nelle saette
Che non si può abbandonare
Ma per sempre ricordare…
Il mare
Il mare non smette
Mai di bagnare
Non smette di illuminare….
Ti guarda, ti sfida…
Poi ti ammira
E ti rinfresca di sale.
Il mare non si volta
A guardare
Rossi tramonti a sospirare.
Il mare…
Il mare abbraccia isole lontane,
Le dipinge di azzurro
E di corallo
E se ne va a giocare
Con le conchiglie e le lampare.
Il mare…
Arrotonda i sassi
Che cedono ai miei passi
Li ammorbidisce…
Ma non li sbiadisce
Li colora con le luci
Dell’aurora…
E mentre le mie orme
Affondano nella sabbia d’oro
Un piccolo pensiero
Spicca il volo.
Il mare…
Non ti lascia mai solo
D’estate ti sembra una carezza blu
Un gioco e nulla più.
D’inverno si gela di neve
E di canzoni
E non smette mai di cavalcare
Nelle nostre emozioni…Il mare…
L’attacchino di manifesti
Tutti i giorni un attacchino
Stava in giro ad attaccare manifesti
Di cose belle e di storie funesti.
Un giorno arrivò ad attaccare
Di fronte a una villetta,
Molto bella e curata…
E mentre lavorava
Dalla finestra una bellissima visione
C’era una ragazza favolosa
Molto dolce a graziosa.
I suoi occhi due braci ardenti
Il suo sorriso come oceani iridescenti.
Lui la guardò e si incantò
Lei dalla finestra senza mai
Aprire i vetri trasparenti
Lo osservava….
Il piccolo uomo
Allora decise di omaggiare
La dolcezza
Di quella timida ragazza
E tutte le sere attaccava
Insieme ai manifesti
Una poesia per augurarle la buona notte
E al mattino
Quando i suoi occhi si svegliavano
C’era il buon giorno che la aspettava.
Il tempo passava
E l’attacchino sempre di più
Si affezionava
A quei capelli di rugiada
Ed a quel viso che la notte, poi, sognava…
La ragazza dietro al vetro appannato
Leggeva quei versi
Meravigliosi e immensi
E sognava
un principe azzurro
Che lontano la portava…
Ma l’attacchino mai si stancava
Di onorarla con le sue odi.
Questa storia continua ancora…
E come finisce ognuno di noi lo ignora,
Ma le storie semplici di amicizia e di amore
Sono eterne si evolvono in modi diversi.
L’amicizia si rafforza,
è un amore che mai Vacilla,
si libra in aria ,un po’ sfavilla,
infine si ferma e poi si posa
Tra il cuore dell’attacchino e della sua musa.