L’ ALBERO MORTO

Maestoso i frutti presentavi
dalle verdi foglie pendevano
Prendetene
dicevi
sono per voi
Da tre stagioni
covavi
i doni a noi cari
dolci come te
che le offrivi

Le foglie
più non son presenti
I doni
più non partorisci
Sei vecchio
I rami si spezzano
sul tuo cavo tronco
Non ci sei più
Aspetti il soffio del vento
per cadere dimenticato


NEL MIO GIARDINO

Vieni nel mio giardino
baciato dall’umida aurora
accarezzato dai penetranti colori del tramonto
coperto la notte da una coltre di stelle

Vieni nel mio giardino
piccoli amici quivi han dimora perenne
ad ogni lor giaciglio
spunta una rosa

Vieni nel mio giardino
dove scintille d’anime
avvolte in luce lunare
si fanno compagnia
non più calpestando l’erba
ma fluttuando nella quiete notturna
per poi ritornare nella buia terra

Nel mio giardino
ti sentirai sereno
parla d’amore
di giochi spensierati
ha frutti generosi
e sorrisi innocenti
dona carezze fuggenti


HO PIANTATO UNA ROSA

Sulla tua tomba ho piantato una rosa
Una tomba fatta solo di terra
Per mano mia moristi
La morte fu liberazione
per la tua sofferenza
Non mi domando
se volevi ancora vivere
non eri più lo stesso
Arrogante, bello
col pelo grigio chiaro e folto
fosti l’amante
di tutte le gatte del vicinato
Si, per tua dignità
ho posto fine
alla malata tua vecchiaia
Ti ho amato sai!
Eri il mio preferito
In ricordo
ho piantato una rosa
sulla tua tomba
fiorirà bellissima