Poesie
Brandelli di stoffe pendono da gonne
strappate dal vento.
Come pezzi di vita vissuta
ormai giunta alla fine
attendono di essere raccolti
dalle mani esperte di chi
li farà rivivere
Come tessere di mosaico prezioso
si preparano a ricostruire
i sogni e le illusioni di
coloro che li raccoglieranno.
Come fili di preziosa ragnatela
intessono tele finissime
con cui avvolgere
le anime più pure.
Brandelli di stoffe pendono
da gonne strappate
attendono di essere rammendati con
il filo d’oro dell’amore puro.
Prendi il mio cuore
nelle tue mani e
con dolcezza infinita
sonagli la gioia che si merita.
Prendilo piano
è delicato e sofferente,
ha smesso di battere,
non ha motivo di amare.
Prendi il mio cuore e….
avvicinarlo al tuo in modo che non si senta più solo,
forse,
se lo tratti
con pazienza e bontà,
se riesci a capirlo fino in fondo, lui….
..ti permetterà di entrare.
Prendi il mio cuore e
fanne ciò che vuoi,
non trattarlo male,
non farlo soffrire e….
…portalo con te
fino alla fine del mondo,
si sentirà amato e
ti aprirà le porte
della mia anima.
Anime perse….
nel buio della notte
vagano solitarie….
…senza meta.
I volti tristi,
gli sguardi dubbiosi,
con passi insicuri
vanno in cerca di pace.
Trovano riparo tra i ruderi
di case diroccate,
accendono fuochi di sterpi
raccolti per strada con
mani tremanti per il freddo.
Anime perse che
tutti evitano e guardano
con la freddezza e pietà
di chi si reputa migliore.
Eppure un giorno sono state amate,
hanno vissuto ed hanno scelto una vita di stenti.
Anime umili che
si accontentano di poco,
che sorridono increduli se
qualcuno non capisce e
guardano a noi esseri “MIGLIORI”
come ad anime che
della vita,
hanno ancora tutto da imparare.
ETERNITÀ
Dove l’anima immortale
si libra nell’aria,
racconti di fate e magia,
soffio di vita
ancor giovane.
Dove il cuore batte con forza,
pulsa di grazia nascosta,
amore cercato
come raggio di sole
nella nebbia.
Dove la vita
sorge e continua,
colori delicati,
d’immagini
sbiadite dal tempo,
negli occhi.
Dove la mano protesa
ricerca
il calore d’un lieve sorriso,
da sempre
agognato e rubato.
Dove l’attesa della rinascita,
catena di spine
corona di fiori,
mi lega a vita
all’essere immortale
che è in me.
NUBI
Ho visto nubi
coprire le vette
di montagne altissime,
tanto da farle scomparire.
Ho camminato
su prati cosparsi di margherite,
mi sono dissetata
nei grandi fiumi
che corrono al mare.
Ho passeggiato in città
riccamente illuminate,
osservando la vita
che scorre lenta.
Ho attraversato
boschi di betulla e rovere,
ascoltandone
il meraviglioso canto.
Ho nuotato nel mare
all’alba dell’ultimo giorno,
e riposato
su di uno scoglio,
l’ultima sera
godendo del tramonto.
Di questo viaggio terreno
porto con me il ricordo,
meraviglioso,
della bellezza della vita,
ora che con l’ aquila
volo alta nel cielo
e
ritorno a casa.
Quella distesa azzurra
che il vento increspa,
dando vita ad onde spumose
che
s’infrangono sugli scogli
e spruzzano l’aria.
Di un blu cupo,
che è presagio di tempesta,
sotto ad un cielo grigio
e quel verde
smeraldino,
nei giorni di bora,
ove pare sia
un’immensa pianura,
solcata a sprazzi
da cespugli in fiore.
Quell’acqua che
al chiaror del sole
luccica biricchina,
ma al calar della sera,
quando il rosso tramonto
vi si riflette,
da vita
ad uno stupendo quadro
in una cornice di terra.
Quella distesa che
è calma e riposante
al canto della sua risacca.
Il mare.