Francesca Ercini nata a Pietrasanta il 31/10/1997 e risiede a Viareggio. Si presenta come una ragazza con tante ambizioni. Francesca non ha avuto un percorso facile come ognuno di noi d’altronde… una ragazza che si era persa per anni, una ragazza che aveva lasciato il percorso di studi dal primo anno di superiori per poi recuperare gli anni perduti. Francesca viveva nella solitudine, nella poca autostima, nell’insicurezza, nella timidezza e nella fragilità data dalla forte emotività. Iniziò a credere in se stessa da quando le persone hanno creduto in lei. Dopodiché, il suo potenziale emerse. Iniziò a fiorire come un seme che stava solo aspettando di essere annaffiato, perché la pioggia da sola non sarebbe bastata. Si diletta nelle letture filosofiche, nelle poesie ermetiche, decadenti e apprezza anche le poesie dei poeti maledetti. Scrive componimenti, riflessioni e si considera “un’ermetica contemporanea”. Le piace andare a visitare mostre, musei e strutture architettoniche. Inoltre, ama viaggiare, scoprire e assimilare nuove tradizioni e culture. E’ attratta dalla musica classica e specialmente dallo strumento del pianoforte. Utilizza lo pseudonimo di Chrònos per indicare il tempo delle cose eterne. Esistiamo e pertanto siamo capaci di domare il tempo. Un tempo che si avverte come qualcosa di astratto con una durata e una percezione soggettiva. Un tempo con lo scopo di agire, affinché quest’azione unica si ripeta con la consapevolezza che, nell’agire, istintivamente si è arrivati alla scelta giusta. In questo modo, si può comprendere il divenire stesso, con la possibilità del ritorno e, consapevole della propria volontà, agire per quello che realmente vuoi, per quello che si cela nella parte inconscia, per quello che brami, senza impedimenti di natura morale o sociale che la società stessa ci impone. Un tempo dove non siamo costretti a reprimere le nostre pulsioni, i nostri istinti primordiali, un tempo dove lo spazio immobile dà modo di esprimerci nella più totale libertà. Parlo di un tempo, dove non esiste il giusto e lo sbagliato, il buono e il cattivo, dove non hai bisogno di metterti una maschera e dove puoi essere chi vuoi, così da far venire fuori il tuo vero “io” senza paure, senza inganni, senza giudizi.