Poesie
Ti ho riconosciuto
Ti ho riconosciuto tra quei raggi di sole accecanti
con quella giacca di pelle e le cuffie alle orecchie
Ti ho riconosciuto con quella nuvola vuota
su quel bus che viaggiava
ti sentivi un principe in un regno tutto tuo
e credevi che il tempo non sarebbe mai passato
Ora tra noi due c’è un fiume di lacrime a separarci
ora di te non è rimasto più nulla
se non quelle melodie che volano ancora
nel cielo della memoria
Ti ho riconosciuto, con le tue stupide
nostalgie di una lontana adolescenza
Ti ho riconosciuto, con la tenerezza
che si prova in una persona che soffre
Ti ho riconosciuto davvero in un periodo di vita
che ricorderai fino alla morte…
Quella volta che decisi di cambiare
Quella volta che decisi di cambiare
Provai freddo
I passi risuonavano nel silenzio della notte ghiacciata
Sotto i portici
Fievolmente illuminati da qualche lampione giallo intermittente
E mi sentivo una falena d’inverno che corre incontro alla sua fiamma personale
Senza scampo alcuno
La mia fiamma aveva i bagliori dell’inverno
Gli odori dei camini
I geloni sulle dita
E sul naso
Quando decisi di cambiare
Avevo freddo nel cuore
Quando decisi di cambiare
Feci un biglietto di sola andata
Verso il nulla
Non mi sentivo solo
Alla fermata ero in silenziosa compagnia
Non presi il treno
E rimasi da solo alla stazione del cambiamento
Ad aspettare una cosa
Che non sarebbe mai passata
Quella volta che decisi di cambiare
Notte senza luna
Guardo il firmamento.
I miei pensieri sono raccolti lì.
Vorrei poterli davvero associare alle stelle.
L’idea che la vita possa essere una costellazione
mi rasserena.
E’ una serenità breve.
Si infrange appena precipito
in questa realtà terrena senza fine.
Respirare l’infinito mi rende schiavo
di una nuova nostalgia.
Se mi allontano dal mio me,
avrò la conferma che il cielo
ha lo stesso colore ovunque si vada.
Si dice che per ogni pensiero nasca una stella.
Alza lo sguardo: perditi nella mia pioggia di stelle.