Stamattina

Stamattina sono salito sui pascoli andini
e ho incontrato i lama dei maglioni che tu mi regalasti.
Stamattina sono andato ai lidi di Grado
a cercare la barca per andare lontano,
le onde squassavano il mare e sono
rimasto nel porto a guardare le spume che s’alzano.
Stamattina me ne stavo seduto
all’ombra del portico a sognare di te.

24 febb. 2015*


Ottobre

All’uscire di casa al mattino c’e nebbia,
avvolge le cose e gli umori;
Gocciola inconsapevole
sui nostri visi ignari,
sui vetri, sulle foglie brunite,
sui nostri pullover di lana.
Conviene aprire l’ombrello e camminare
In citta’ per le vie. La gente appare
improvvisa, impalpabile, uscita dalla casa segreta
in segreto. Le auto passano lente e ovattate.
In campagna il cane, fiutata la preda,
si dilegua nell’incerta luce fumante.
C’e da avere paura quando
il cacciatore si aggira
nei campi in queste giornate.
Nel bosco di faggi un profumo
di foglie marcite e di funghi
si leva. Il vecchio col cesto
compare ad un tratto e non parla,
poi la nebbia lo ighiotte di nuovo.
L’umidita’ inzuppa i vestiti e morde le ossa.
Si ha l’impressione che occhi
di ninfe e di fauni stiano a curiosare
dagli alberi.
I pensieri leggeri.
A una cert’ora si dirada la nebbia
si scioglie l’incanto.

ott. 2014 _


Silenzio

Gli stambecchi si muovono svelti
sulla montagna di rocce scoscesa
e saltano sugli zoccoli alati.
Hanno corpi compatti e occhi di marmo brunito.
Se non fosse per le corna possenti
e scolpite, sembrerebbero capre
o camosci.
Si sta sulla montagna seduti sul
ceppo odoroso e si guarda
gli animali solitari spostarsi piu’ in alto.
I pini mughi sotto il sole tranquillo aspettano
immobili.
E’ bello star soli e in silenzio
e respirare il profumo dei mughi;
il digradare lontano dei monti,
tra le nuvole sparse, fa bene alla mente.
Solo i corvi rompono l’aria ogni tanto
ed emettono suoni.

10 nov. 2014 _