Il viandante che semina voci

Parole che danzano in un vortice d’aria
Consonanti e vocali si allineano
e a danzare riprendono
In attesa che qualcuno il senso ne colga
per dargli il giusto valore.
Parole abusive e sprecate
che frullano e s’intrecciano di buon ora
Il tempo le ha maledette
nel significato più profondo del termine
Abitudinarie e distratte
continuano invano a frignare
L’orecchio stanco le accoglie
Ma invano il significato ne coglie
Da tempo immemore vanno
Dal viandante che semina voci
Con senso che nessuno raccoglie
Come foglie al vento hanno ignaro il destino
Fino a quando a morire andranno
Dove più non ci sarà dell’affanno


Vento amico

Cado ma ti prego
Vento che ti ho sovente sopportato
Affido a te Il mio ultimo desiderio
Vorrei roteare intorno a colei che ho nutrito
E che in simbiosi accuratamente
Ho condiviso la mia vita
È giunta l’ora di abbandonarla
Ma non rimpiango nulla
Linfa vitale scorreva in noi
Son foglia ma non tradisco
Accarezzami ti prego e….
Dolcemente fammi cadere
Vicino alle mie amiche


Profondità

Come scintille fluttiamo nell’universo immortali ed eterni.
Con un fiume di prezioso sangue che crea l’illusione di vivere!
Ogni genere di vita non ha senso e’ la nostra percezione visiva e sensoriale che gliene da…
la vita è nata egoista e feroce e non può essere che così
per la continua voracità di proteine ed energia vettore di movimento!
Tutto è energia e le forme viventi conosciute ne sono affamate.
Ad ogni istante ,giorno e notte ,
s’insinuano lotte atroci e macabre per la ricerca di una preda da fagocitare per sopravvivere e così sarà per l’avvenire.
Potremmo anche sembrare volti altruismo ma la verità è sempre egoista per ragione di sopravvivenza!
La poesia può essere nella musica suonata dal cosmo
che noi non percepiamo perché non vi è strumento che suona ,
ma sinfonia di fondo che danza nelle onde generate dalle profondità siderali.
Noi siamo polvere di stelle che organizzata la materia danza insieme al caos!

Volevo metterla in forma poetica ma poi cado nella realtà cruda!


Lotta perenne

C’è la lotta di un cervello

con la morte intraprendente

Lui che da vivo si trasforma

Lei come diavolo si ostina

Lui che sfodera il pensiero

Lei che armata da scudiero

con fendenti a destra e manca

mira proprio alla sostanza

Il cervello ché intelligente

da le spalle e si allontana

da una sorte prematura

Ma la morte ancora incalza

lo insegue e con un balzo

una sciabolata è partita

L’ha colpito un po di striscio

adesso sanguina l’orecchio

Questa è morte imperatrice

tira colpi e nulla dice

Lei non fa delle domande

Ti è compagna nella notte

per poterti poi stuzzicare

e ogni giorno trastullarsi

nel far sì che l’imperituro

non abbia più il tuo futuro.


Arte in cielo

Nella volta del cielo dipingo

Prendo il mare coi suoi colori

Le montagne con le valli

Metto i fiumi di pesci zeppi

 

Poi ci pongo i bei tramonti

Le aurore con i suoi ponti

Dei giardini pieni di fiori

Poi aggiungo fuoco e fiamma

 

Una finestra che guarda a terra

Con le ante un po socchiuse

Metto poi una principessa

Col vestito pieno di stelle

 

Che sta in casa e spesso canta

Quando s’affaccia alla finestra

Lei s’inchina a tanto ardire

A quell’artista ed al suo stile.


Occhi puntati

Li vedi s’intanano

Curiosi e febbrili

Scrutano dall’alto

Con ali che planano

dai nidi su rocce scoscese

Ignari di un mondo palese

Giù nella savana

qualcuno li alza e sovrasta

Domina il suo orizzonte

Da preda sta accorto

Si cerca un contatto col mondo

La ferocia intorno che abbonda

Di notte diventan faretti

Con luce riflessa di astri

La fame che preme

per la vita che freme

Palude in oscuri confini

Preludio d’agguati feroci

Per occhi attenti e veloci

Ovunque il tondo obbiettivo

Perlustra ogni dove del vivo

Registri di foto allarmanti

..e di ricordi struggenti

Occhi puntati sul mondo che avanza perenne.