La forza e l’onore

In vita lasciavo mille ricordi
persone mai amate e a me mai concordi,
per quelle a me care l’anima piange
straziante dolore di autolesione.

Ho visto passare inutili giorni
col volto nascosto da nebbie solenni,
e tanto lavoro e tanto sudare,
e cercare di viverli in modo normale.

Ma non è questa vita il mio desiderio
troppo velata dal grande mistero.

Non ho la pretesa di aprire un sipario,
Mibasta il mio mondo,però con un tarlo,

Lo dice il mio sguardo.

Guardatemi bene negli occhi arrossati,
di grande dolore,sangue e sudore.

Di mille battaglie ne ho vinta un milione.

Echeggia il mio nome fra mille persone,
perchè questo è il mio credo,
la forza e l’onore.


 

Fuoco

Sulla schiena mani calde
pelle d’oca sulle gote
non vedere gli occhi tuoi
e quella smorfia di piacere
e non vedere il mutamento
quando fugge via il dolore.
Carezzarti mentre sciogli
il nastro sui capelli
cascata sulle mani
che cercano le spalle,
scendendo sulle braccia
cercando i fianchi tuoi.
Madre!è da morire
carezzare questo corpo,
delle sette meraviglie
non ha nulla d invidiare.
cerca,cerca amore
non voltarti,mi farai inpazire.
Guarda,sto tremando
non lo voglio più
un corpo finto.
Voglio sentirlo tremare
voglio sentirlo sudare
voglio sentirlo strillare
voglio sentire la vita che scorre.
non voglio nel letto un attore,
l’ipocrita recitazione,
io non voglio più finzione,
ma la passione.
Io voglio l’amore.
Se davvero mi credi ti devi voltare,
lo so impazzirò,ma questo è pagare,
il prezzo del vitto,
il letto,l’affitto
che tanto è più alto
e più fa sognare.
lo voglio pagare.
Io voglio l’amore!


La tigre

CREDEVANO DI FARMI SMETTERE DI SOGNARE…CREDEVANO CHE CERCANDO DI UCCIDERMI ATTRAVERSO SOTTILI PICCOLI TAGLI DI FARMI MORIRE DISSANGUATO…CREDEVANO CHE TAPPANDOMI LE ALI SAREBBERO RIUSCITI A DOMARMI…CREDEVANO CHE METTENDOMI IN UNA GABBIA DORATA SAREBBERO RIUSCITI A FARMI CREDERE CHE COMUNQUE IL CIELO IL LAGO E IL BOSCO FOSSERO DAVANTI A ME.CREDEVANO CHE IO CI FOSSI CASCATO,MAGARI DEPRIMENDOMI DI FRONTE AI LORO SORRISI SODDISFATTI.LORO CREDEVANO….MA POI COME SONO RIMASTI MALE,ARRABBIATI,FURIOSI DI FRONTE A QUELLA TIGRE COMBATTIVA CHE SAPEVA SOGNARE ANCHE ATTRAVERSO LE SBARRE.COME SOFFRIVANO VEDENDO QUELLA TIGRE TORNARE NEL BOSCO,BERE DAL FIUME E TORNARE A VEDERLA GIOCARE CON I SUOI BIMBI SPERDUTI.LORO CREDEVANO ,MA POI LA TIGRE LIBERA FA PAURA….CHISSà SE TORNERà A VENDICARSI.MA L’ODIO NON FA PARTE DEL MONDO ANIMALE,SOLO GLI UOMINI SANNO ODIARE….MI DISPIACE PER VOI,MA IO NON SONO UN UOMO.IO SONO ISTINTO,CUORE,IRRAGIONEVOLEZZA.CREDEVANO E SONO RIMASTI DELUSI E ORA LA PAURA LI ACCOMPAGNA.


SAlvatemi da me stesso!!!!

SALVETEMI DA MORFEO CHE CERCA DI PRENDERMI.
DALLA FORZA DI GRAVITà.
SALVATEMI DALLA CHIMICA E DAL TESTOSTERONE.
SALVATEMI DALL’ADRENALINA.
DAL CAVALLO PAZZO CHE MI BATTE IN PETTO.
SALVATEMI DALL’IDILLIO DELL’AMORE.
DALL’OMBRA CHE MI INSEGUE.
DALLE SCALE VUOTE.
SALVATEMI DAI VICOLI E DAI POSTI DOVE LEI NON è.
SALVETEMI E NON CHIEDETEMI IL PERCHè.
SALVATEMI DAGLI OCCHI GRANDI.
SALVATEMI DALLA SEMPLICITà,DALLA BELLEZZA VERA….
SALVATEMI DALLA PUREZZA.
DALLA PELLE BIANCA E DAL ROSSORE.
SALVATEMI DALLA TIMIDEZZA.
SALVATEMI DA CHI ARROSSISCE.
DALLA DIFFICOLTà DI ESPRIMERSI.
SALVATEMI DALL’IMBARAZZO.
SALVATEMI DAI DUBBI.
SALVATEMI DALLA PUREZZA E DAL CANDORE.
SALVATEMI DALLE FATE E DAGLI UNICORNI.
SALVATEMI DALLA COMMOZIONE.
SALVATEMI E NON CHIEDETEMI IL PERCHè…


un meraviglioso si

t’ho amato fin dal primo sguardo
e ora mi ritrovi qui a scoprirlo
silenzio nell’oscuro del mio letto
incerto per un disperato si
ansioso nel mio desiderio
volevo solamente te
come se fossi aria fresca
per chi non respirava più
avvolto dentro al mio mantello
c’è un vuoto insopportabile
non riesco neanche più a scaldarmi
il sole si nasconde a me.
ogni giorno passeggiavo
per le le vie che non sono mie
e potere accarezzarti
coi miei occhi negli occhi tuoi
ti ritrovavo nei pensieri miei
che questo petto scalpita lo sai
ti troverò ovunque tu sarai
per un meraviglioso si.


la fine dell’amore!!!

c’era una volta una famiglia con delle persone chiamate essere umani…poi per le più svariate connessioni celebrali quella famiglia si disgregò.ma questa separazione apri sinapsi che mutarono questi esseri umani in qualcosa di inspiegabile.pulsioni di rabbia oscurarono le vie che portano ossigeno al cervello cosi che la pazzia prese il sopravvento.non avendo più capacità razionale e di ragione la lingua prese a correre più del pensiero.tutti diventarono vittime e allo stesso tempo carnefici.l’odio prevalse sull’amore e la pazienza apparve come un ombra li ferma e confusa ad aspettare il nemico che passasse lungo il fiume..la resistenza divenne l’unica arma per sopravvivere. la resilienza non esisteva più.
apparvero avvoltoi minacciosi su nel cielo,con tonache nere e bavette bianche.s’annuncivano come angeli salvatori ,ma fecero peggio e tutto diventò buio coperto da nuvole cariche di tensioni e sentimenti negativi.li mi ritrovai senza volerlo.e tutti in ugual modo divenimmo perdenti di fronte a DIO.L’unica cosa che dovremmo veramente fare è vergognarci.l’amore dovrebbe sempre vincere,invece chi lo predica l’ha perso e chi lo cerca gli è sfuggente.siamo bravissimi a promuovere l’odio e a vincere battaglie uscendo perdenti,ma non sappiamo nulla di come si vince in amore.eppure basterebbe cosi poco.