Poesie
Mare Inquieto
Onda attinta al moto,
di fosca tinta,
alla rena aneli,
spumeggiante effervescenza.
Onda di smania rigonfia,
tronfia di vuotezza,
nel tuo andirivieni
delirante concupiscenza.
Onda di perenne slancio,
tra i gorghi indenne,
alla riva approdi
con irriverente incoscienza.
Onda placata infine
ma di confine incerto,
in un diafano mare
di esuberante continenza.
Il Legionario
L’insensata malinconia
di notti senza fuochi
e la sabbia nella gola
che opprime il respiro…
Le ataviche paure
contraggono le dita
su quel freddo strumento
fonte di pianti di madri,
divorando con lo sguardo
quelle misteriose figure
create dai giochi della luna
tra le dune ombrose.
Il corpo è stanco
e lo sguardo si volge ad altri lidi,
a profumi noti, a volti conosciuti,
dove si respira il verde,
e stringi le mani
per dare calore
al tuo strumento di guerra.
Una lucciola nella notte
e ti trovi, perdente,
a baciare la sabbia,
ma un sorriso si è stampato
su quelle labbra bruciate dal sole…
Ora hai finalmente
raggiunto la meta
di tutti i tuoi sogni
per sempre.
Tardo Autunno
Assonanti fragori
si accordano
al muto divenire
della natura ribelle
ed il boato riverbera.
Imperiosi venti
gareggiano
con l’inquieto tergiversare
delle inveterate fronde
ed il turbine impazza.
Scostanti rovesci
si precipitano
sul liquido adombrare
dell’eterno indugio
e l’intemperie diluvia.
Supponenti folgori
si accavallano
al lucente intricare
di un attimo infinito
e la scarica dardeggia.
Poi nacque il sole.