Poesie
NON SO
Della rosa il bocciolo mai non vidi
che ristorasse me del suo fiorire
senza aver nelle spine sue sottili
la verità nascosta, e il suo appassire
E del sorriso con cui mi guardasti
che annuncio mi pareva di speranze
nelle pieghe del volto non compresi
che già portava in sé la propria fine
Così mi punge il gambo di quel fiore
che stringo tra le mani per portarlo
e ben non so se il petalo o la spina
di te mi sia tra le più care cose.
SE TU
Se tu lo conoscessi
il silenzio dei poeti –
quando la notte rende
vuoto il mondo,
se tu sentissi come
intorno a loro
si scava il tempo –
e li travolge muto,
se immaginassi
anche per un momento
quanto siano soli
i poeti la notte,
allora, amico, capiresti
quale grandezza sia
nella parola – come fiamma
accesa a cercare salvezza.
Se tu lo conoscessi
quel silenzio
sapresti a quale luce
nella notte
affidano i poeti
la propria vita.
PONZA
In bilico
su di un crinale
di gialle ginestre,
in una stanza d’albergo
fasciata di pioggia
ho misurato il vuoto
del mio passo
sulla strada:
isola di Ponza,
dai dolci declivi
di fiori
pennellata di case
bianche e
strapiombi di roccia,
ho camminato
tra il cielo
ed il mare-
anima
sola
portata alle svolte
come un acrobata
dal filo.
RICHIESTA
Non rispondere al mio canto
se ti chiamo
quando le acacie
infiorano le strade
o l’ape ronza intorno
alle corolle
nella calura estiva
E non farlo nemmeno
se ti invoco
quando il cielo in tempesta
si scatena
e la grandine crepita
sui tetti
Non parlarmi, ti prego,
nel tepore del più dolce
settembre,
se mi attardo al tramonto
a raccogliere il sole
E infine non ti giunga
il mio lamento
nelle lunghe nottate
dell’inverno,
quando il cuore
raggela
Ma lasciami,
o mia piccola Musa, mendicare
il tuo sguardo –
e pietosa alfine tu lo volga
quando più non ti giunga
la mia voce.