DÀCRUA (LACRIME)

Figlie
di gioia e dolore.
Nascono
con la vita
che nasce.
Muoiono
nello scempio
del mondo.
Tornano
alla luce
con l’amore e la morte.
Vivono
negli occhi
di chi vive.
Di gioia e dolore
figlie.

Giovanni Gentili


LA CREATURA DELLA NOTTE

Non so se tu conosci
il chiarore dell’alba,
l’oro lucente del mattino,
le voci di piazza,
le campane a mezzogiorno,
le ore pigre
nelle strade vuote,
i cieli tersi, le nuvole
mosse dal vento leggero,
la luna lieve del pomeriggio;
le risa improvvise
dei ragazzi nel parco,
i discorsi gentili
di persone perbene,
la coscienza adulta
a due passi dalla cena,
l’aria bruna del crepuscolo,
le prime ombre della sera.
No, non ne sai nulla,
tu che compari al buio
e solo con le stelle
dividi il tuo splendore.
Semmai volessi un giorno
uscire con il sole,
mi troverai lì intorno
con queste mie parole.

Giovanni Gentili


SENZA TEMPO

Noi saremo lì
a coniugare il silenzio,
fermi nell’istante
che la nebbia compone
prima di sparire
nella notte opaca,
fra umidi aloni
di pioggia stellata;
ancora lì staremo,
acqua negli occhi,
l’un l’altra annegando,
sconfinati mari,
corpi inglobati all’eterno
rivolgersi dell’anima,
persi per sempre
nell’ultimo fluire delle cose,
amanti forse complici…
colpevoli di avere
il segreto profondo,
l’immobile viaggio
in un attimo avido
d’amore infinito.

Giovanni Gentili