La tua Mano

Tu pensi che sia vita
il tuo soffio fra le dita.
Tu pensi che sia amocre
il tuo bacio con ardore.
Tu pensi sia fuggita
la mia anima smarrita.
Non so dirti quanto amore
ho trovato nelle parole.
Mentre un gelido freddore
chiude il battito al mio cuore.
il tuo sguardo ormai assente
abbandona la sua vita.
La tua mano fra le mie dita
un ricordo nella mia vita.


Vibra nella Mente

Vibra nella mia mente
il tuo suono permanente,
tenero… dolce… incantato…
Pizzicato, morbido e vellutato
mi accarezzi col tuo vibrato,
melodia del tuo cuore che
colpisce ogni ardor.
Un calore sei suonando
con la musica per l’incanto,
deliziar l’uomo vorrai con il
tuo cuor violin d’Amor.


Testo elaborato inizialmente per una poesia ed ora introdotto in un racconto personale ancora inedito.

“Don Carmelo spiega al suo brigante – Il Vaso e l’Amiciza”

L’Amicizia è come un Vaso prezioso da curare, dove riporre i fiori più delicati e alimentarli con acqua pura, simbolo di sincerità.
Quando l’Amicizia di rompe è come il vaso che cade, difficile rimettere insieme i cocci, difficile ma non impossibile.
Ci vuole tempo, molto tempo pazienza, molta pazienza, ma sopratutto coscienza che
dopo averlo saldato non sarà mai più come prima. La ricostruzione è importante eseguirla personalmente,
senza l’aiuto di altri amici e conoscenti. Errore grande far unire i pezzi di un vaso rotto cui non si conoscono
le fattezze ad altri amici. A questi ultimi poi bisogna spiegare anche il perchè e come si è rotto
spiegando l’accaduto nel nostro mondo, minimizzandolo, purtroppo questo non aiuta, semmai allontana, è come dare
i propri cocci a destra e a manca. Ci provai tante volte con vasi di amici cari a rinsaldarli, non ci sono mai riuscito,
eppure di pasienza ne ho tanta, ma tanta. Meglio raccogliere i cocci e tenerli per se, ammucchiandoli in un angolino, piano piano li unirò
perchè sapevo com’era fatto. Alla fine sarò felice di averlo rimesso in piedi cosciente di averlo rotto e che purtroppo
non sarà mai più come prima. Ma devo essere io a rimetterlo in piedi, trovare il coraggio di prendere i cocci e riunirli
con molto tempo, pazienza e dedizione.