Poesie
Bosco
Il vento tra gli alberi porta
l’odore intenso delle foglie,
della resina l’odore acuto.
Poi passa su di te
e porta con sé
il profumo della tua pelle.
Io, ad occhi chiusi,
respiro,
mi inebrio,
di te,
della natura.
Resto così,
fino a quando la brezza diurna
lascia il posto al vento del tramonto.
E tu, come le foglie caduche,
ti stacchi dalla mia mente,
ma non dal mio cuore.
C’era una volta…
Torna sempre alla mente il tempo in cui…
E dunque tutto comincia solo per finire?
Il tempo, dicono, cancella tutto.
Proprio nelle giornate uggiose,
quando ti rintani in casa per il maltempo,
osservi la pioggia che lava le strade,
cancella le orme, lucida le foglie inaridite,
spostandole da un posto all’altro.
Il frastuono della pioggia sui vetri della finestra
riapre nella tua mente le porte del dimenticatoio
in cui erano riposti tutti i ricordi.
Li rispolvera, li rende lucidi e vivi, come fossero attuali,
come quelle foglie morte cui l’acqua ha ridato nuovo splendore.
Mi sembra di avere cent’anni,
ma continuerò a dirmi ancora:
“Ci sarà una volta in cui…”
Oceano
Non ho trovato reti così grandi
per pescare nell’oceano dei tuoi occhi.
Non ho trovato parole così belle
da sussurrarti tra i capelli.
Non ho labbra per baciarti,
né mani per toccarti.
Non c’è tempesta dentro me
che tu non plachi
come l’arcobaleno
dopo la pioggia.
Non ho labbra per baciarti,
né mani per toccarti.
Perché tu non mi appartieni.