Oblio del passato
Perché perdersi nelle nuvole della mente
come una macchina che sbanda
continuamente in un videogame?
Le mie radici, terreno largo,
attendevano nel silenzio
la pienezza della vita;
ah diluvio di tempo!
abbandono totale,
creazione fatale.
Perché i conflitti
delle forze mentali
posero i loro pesi
nel campo dell’arte
e la natura così vera, così creativa
li spinse a indietreggiare…
Fiori che forse sbocceranno
Nel silenzio e nella stanchezza
il mio corpo naufraga.
L’isola dei baci è lontana
ed io nell’immobilità rimango.
Come gocce d’acqua
le mie lacrime
scendono
sulle mie gote.
Lontananza,
struggimento interiore,
solitudine, affanno,
senza te.
Precipizi,
schiume altissime
su grigi scogli
in aria tempestosa.
Gelo.
Paesaggi solitari,
un mare chiuso
dalle nuvole.
Che tortura
quei giorni della vita,
così incerti,
come un fiore spezzato
ma non caduto,
come un taglio
a una stoffa pregiata.
Sento il languido canto del dolore
fossa d’acqua torbida.
Le notti si susseguono senza posa
e la paura apre sotterranei.
Un albero di fiori
vedo da lontano,
la brina nell’alba,
la nitidezza!
Poesia del presente
Il giorno brilla dietro la persiana
la luce sfonda il chiuso dei miei occhi.
Odo solamente le grida degli uccelli,
sento posarsi un caldo sole sul mio viso.
Viottoli di ghiaia dividono il verde dei prati
e l’acqua di un fiume si ricopre di foglie.
Oggi ho addosso i colori del cielo
nelle sue principali sfumature:
l’azzurro e il grigio
(il sereno e la tempesta)
che si fondono
in un blu cristallino
all’orizzonte.
Le perle del mare
mi donano
un diadema nuziale
e tu
Disseterai le tue labbra
con i miei baci,
calici fluorescenti
che ti portano al di là di tutto…
perché
Eternamente
ti promisi
il cuore,
amore…