Alla ricerca del bene

Ci sono abbracci sentiti, caldi, che sprigionano commozione.
Parole amabili che arrivano al cuore, preziose come diamanti, eterne come poesie.
È un piccolissimo cosmo che contribuisce ad alimentare quella debole fiammella incastonata nell’ animo umano.
Donare, ricevere, avere il mondo in sé, lasciarlo interagire con altri universi: è gratitudine alla vita, è un inno all’ amore, è beatitudine alla natura.
Cos’è un uomo senza amore?
È miseria che trascina altra miseria.
È strascico di morte, di povertà che si respira in vita.
Abbiamo bisogno di parole, abbracci, gesti, sempre.
Li cerchiamo anche quando non ne abbiamo coscienza.
Il bene è una continua ed instancabile ricerca.
Non possiamo non rincorrerlo ed anela come noi nell’ esser preso.


 

L’incubo della valigia rossa

Risveglio turbolento e alla disperata ricerca di una valigia rossa.
Si, perché in quest’incubo ho come la sensazione di cercarla invano.
In sequenza, corro in velocità, percorro stazioni, vagoni treno, ma sarà tutto inutile; ne troverò ed aprirò diverse ma della mia non vi sarà più alcuna traccia.
Nel sogno sarò turbata dalla presenza di una persona cara: ora non c’è più, o meglio, c’è e nello stesso tempo è come se fosse scomparsa, un pò come la valigia.
In realtà ho posseduto una valigia rossa per anni, fino a quando non si è stancata di viaggiare con me, era così usurata che ha deciso di dirmi addio.
Nonostante io non riesca più ad utilizzarla, lei è qui, in una delle mie stanze; ogni tanto la incontro, ma la lascio lì, c’è e non c’è.
Essendo turbata da questo particolare incubo, non posso fare a meno di addentrarmi in qualche sito web e cercare di comprenderne il significato, il senso; a volte sembrano ci siano interpretazioni sensate.
Leggendo un pò qua e là riesco a trovare qualche dettagliata spiegazione sul perché dell’angoscia nel gesto di smarrirla, cercarla così tanto ed inutilmente, per perderla definitivamente.
In questo tempo, che è anche il mio tempo, sento ed avverto confusione, incertezza, cambiamento, perdita.


Pioggia

Piove,
incessantemente piove.
Pioggia che lava le strade,
pioggia che sporca i pensieri,
pioggia che dà inquietudine all’anima mia.
Pioggia che batte sulla mia coscienza,
pioggia che martella
su questo scenario quotidiano di un sabato d’ottobre.
Il mio amore è sordo,
e non ha voce.
E’ andato ad eclissarsi nelle pozzanghere paludose
di alcuni spazi privati.