image1“Sono senza denaro” ..piena di risorse e piena di speranze. Sono la donna più felice del mondo.

Storpiando Henry Miller, questa frase riassume la realtà, le aspettative e i desideri di Irene Di Liberto, classe ’78, siciliana di origine, umbra di adozione, ha da poco scoperto l’emozione della poesia.

Da sempre appassionata dei classici latini e greci, dall’inno al semplice amore Odi et amo di Catullo, all’intellettualismo sofisticato di Orazio.

Nei suoi versi ritroviamo studi personali, inni ai suoi affetti più cari, momenti di vita, sovrapposti a metafore che prendono spunto dal mondo della natura. Nelle sue rime facciamo nostro quel bisogno di respirare a stretto contatto con il creato che ci ha generato: le parole parallelo dell’universo che dalla notte dei tempi è nostro alleato con i suoi percorsi rilassanti, ma, a volte, nemico con le sue forze avverse che, quando meno te lo aspetti, travolgono l’esistenza.

Come free lance, scrive per varie testate giornalistiche on line: goodmorningumbria, goodmorningsicilia, goodmorningmagazine, con articoli che spesso riportano agli odori e ai sapori della terra d’origine, ma che spaziano dalla storia dell’arte all’attualità, alla letteratura con svariate interviste, tra le quali si ricorda quella a Dacia Maraini.

Ha preso parte, con suo scritto, al libro “Viaggi e mete per streghe liete”, dove racconta di un luogo caro al suo cuore e lì conservato come in un scrigno: solo chiudendo gli occhi e ascoltando le parole del testo si potrà visualizzarlo, abitarlo e farsi cullare da esso.

Innamorata dell’arte, in tutte le sue sfaccettature, si dedica, anche alla fotografia, portandola avanti, pur non essendo una professionista, in maniera professionale con varie mostre fotografiche, fra le quali “Passeggiate in chiaroscuro” (Perugia, 8 giugno – 8 agosto 2014), “L’estate di Sant’Anna” (Magione – 26 luglio 2014), e allestendo, inoltre, la prima mostra fotografica en plein air sulle rive del Lago Trasimeno (Lago Trasimeno – c/o Oasi Naturalistica La Valle dal 15 agosto al 1 settembre 2014).

Nelle foto ritroviamo un percorso che va’ di pari passi a quello poetico: tecniche di sovrapposizione di immagini e impronte di colore che fanno sì le sue immagini si distinguano per l’individualità e il temperamento impresso all’opera.

Non ultimo, una suo scatto dal titolo Carpe diem è stata pubblicato da Focus: un tramonto e una cornice sospesa nell’aria che inquadra il ritorno di un pescatore alla darsena, intorno sfumature dorate. Una figura retorica che ricorda il nostro cammino su questa terra: riuscire ad afferrare l’attimo che ci consente di vedere al di là, guardare oltre la cornice per non perdere nessun istante.

Un’istantanea, una rima, dei versi, uno scatto, una poesia per ricordare che la bellezza comunica a chi sa viverla e osservarla e attraverso di essa si può ripercorre idealmente il percorso dell’artista e visualizzarne concretamente il contenuto.